Premiati gli artigiani: «Basta suicidi per liberare le famiglie dai debiti»

Lunedì 20 Marzo 2017 di Paola Treppo
La consegna delle benemerenze agli artigiani a Tricesmo

TRICESIMO (Udine) - Confartigianato Udine ha festeggiato San Giuseppe e ieri, domenica 19 marzo, al teatro Garzoni di Tricesimo sono state consegnate 35 benemerenze. «La voglia di fare e fare bene è ancora nel nostro Dna e l’unica strada possibile oggi è quella di stringere i denti e guardare avanti con rinnovata tenacia» dice Graziano Tilatti, presidente di Confartigianato Imprese Udine. Sul parlco in 50 (nella foto), a rappresentare 35 attività impegnate nei più vari settori dell’universo artigiano.

«Una sfilata di portatori di talento. Siete un bellissimo esempio di impegno, serietà, spirito di sacrificio, capacità di aprirsi al nuovo e agli altri. Coscienti del proprio valore ma anche del caro prezzo pagato alla crisi e a un sistema paese troppo spesso ingeneroso proprio verso le piccole e piccolissime imprese».

 
Pesanti interrogativi
«Possiamo continuare a formare i nostri ragazzi per poi mandarli a lavorare all’estero? Possiamo continuare a parlare di diritti acquisiti per pensioni d’oro da 95mila euro al mese che non corrispondono ai versamenti effettivi? Questi non sono diritti, ma privilegi non sostenibili - ha osservato Tilatti -. L’Italia ha bisogno di riforme condivise e in linea con i tempi, riforme che ci liberino dall’abbraccio mortale della burocrazia, che ridiano dignità al lavoro, nel rispetto dei dipendenti ma anche degli imprenditori e delle loro famiglie. Non possiamo fallire per mancati o ritardati pagamenti. Non possiamo accettare che imprenditori, quelli seri, si tolgano la vita per liberare la famiglia dalla morsa dei debiti. Le imprese artigiane esistono e chiedono una legge a tutela del diritto di essere imprenditore, simile allo statuto dei lavoratori».

L'aiuto della Regione
«Abbiamo lavorato gomito a gomito per dare risposte - ha detto il vicepresidente della Regione Fvg, Sergio Bolzonello -. Nel 2013 ha ricevuto il Cata con un finanziamento di un milione di euro. Nella scorsa legislatura l’importo messo a disposizione dei Confidi era zero, oggi sfiora i 20 milioni. Abbiamo aperto bandi per 70 milioni di euro, arriveremo col programma Por-Fesr a 270 milioni di euro. Approfittatene. Il denaro in questo momento c’è e va colto. Faremo di tutto per snellire le procedure». 

I voucher
«Si può sacrificare la democrazia per paura della risposta referendaria? - si chiede Tilatti -.
Crediamo di no. E crediamo che il popolo italiano avrebbe scelto il lavoro non la demagogia». Anche il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, ha sparato contro il Governo, ricordando i natali dei voucher: «Strumenti nati grazie al mio gruppo parlamentare, in tempi in cui la Gdf faceva retate nei vigneti, anche qui in Friuli. Speriamo che il Parlamento li reintroduca». 

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