SANTA MARIA LA LONGA (Udine) - Un barista di Santa Maria la Longa è finito nel mirino dei malviventi che da qualche tempo lo stanno minacciando nelle maniere più diverse. L'ultimo episodio risale al fine settimana appena trascorso. Verso le 3 di sabato 26 novembre, infatti, un dipendente del pubblico esercizio raggiunge il locale per aprirlo ai clienti dopo aver attivato tutto quello che serve in sala. Appena si avvicina all'ingresso, però, vede qualcosa di strano sull'uscio; si tratta di una bottiglia ma non è una bottiglia vuota, abbandonata magari da qualche cliente la sera prima; è una bottiglia incendiaria. Una molotov. Con tanto di benzina e apparato di innesco, costruita in maniera comunque molto artigianale e che forse non sarebbe nemmeno scoppiata perché quella notte aveva piovuto molto e l'innesco si era parecchio inumidito, restando esposto alle intemperie. Il dipendente, a ogni modo, si rende conto che può essere una bottiglia molto pericolosa: puzza di benzina e vicino c'è un accendino, a forma di pistola, appoggiato vicino alla molotov.
Il dipendente chiama subito i carabinieri della Compagnia di Palmanova che raggiungono il locale e che mettono in sicurezza sia la molotov che l'area; non c'è pericolo per nessuno e si procede quindi con il sequestro. Scatta la denuncia per minaccia a carico di ignoti e si scopre che lo sfortunato titolare del bar non è la prima volta che viene preso di mira; già in passato era stato vittima di minacce e, in un caso, gli erano stati recapitati pure 25 filmini a luci rosse. Le minacce, insomma, non pare abbiano una matrice eversiva, legata a qualche atto terroristico, ma che siano legate ad altre questioni. Sul caso indagano i militari del Norm della Compagnia di Palmanova, comandata dal maggiore Maurizio Maiani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il dipendente chiama subito i carabinieri della Compagnia di Palmanova che raggiungono il locale e che mettono in sicurezza sia la molotov che l'area; non c'è pericolo per nessuno e si procede quindi con il sequestro. Scatta la denuncia per minaccia a carico di ignoti e si scopre che lo sfortunato titolare del bar non è la prima volta che viene preso di mira; già in passato era stato vittima di minacce e, in un caso, gli erano stati recapitati pure 25 filmini a luci rosse. Le minacce, insomma, non pare abbiano una matrice eversiva, legata a qualche atto terroristico, ma che siano legate ad altre questioni. Sul caso indagano i militari del Norm della Compagnia di Palmanova, comandata dal maggiore Maurizio Maiani.
