Droga: tutte le piazze dal mare alla montagna, con il ruolo dei profughi

Giovedì 9 Marzo 2017 di Paola Treppo
Droga: tutte le piazze dal mare alla montagna, con il ruolo dei profughi
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UDINE - Sono 61 le persone denunciate dai carabinieri e 49 quelle finite in manette nel 2016 in provincia di Udine per reati legati alle sostanze stupefacenti. I militari dell’Arma delle 5 Compagnie hanno posto sotto sequestro, in totale, 16 chili di hashish, oltre 2 di marijuana, un etto di eroina, quasi 2 di cocaina, 145 pastiglie e mdma/extasy e 17 piante di Cannabis.

Dove viene nascosta la droga 
La sostanza stupefacente sequestrata è stata rinvenuta prevalentemente all’interno di tasche e zainetti o tra gli indumenti intimi. In altri casi è stata trovata nascosta sotto i sedili delle auto, all’interno di pacchetti di sigarette, in capannoni abbandonati o tra le aiuole di aree urbane e di campagna.

L'età dello spacciatore 
L’età delle persone arrestate o denunciate dai carabinieri va dai 15 ai 59 anni e la nazionalità è la più varia: oltre agli italiani, tra cui figurano disoccupati, operai, esercenti e studenti, ci sono cittadini di Gambia, di Bosnia, Marocco, Pakistan, Tunisia, Niger, Afghanistan, Kossovo, Albania e del Mali.

Chi gestisce lo spaccio
La spaccio di cocaina è “gestito” perlopiù da gruppi locali o comunque da persone residenti da anni nella provincia di Udine, noti ai militari dell’Arma per numerosi coinvolgimenti, nel tempo, nelle vicende giudiziarie a seguito di specifiche attività di indagine.

I richiedenti asilo
Per il traffico di hashish, e anche marijuana, invece, il contesto è lo stesso ma va tuttavia aggiunto che negli ultimi anni, in concomitanza con l’arrivo di extracomunitari di nazionalità afghana e pakistana, la maggior parte dei quali richiedenti asilo, o beneficiari di analoghi status giuridici; l’attività illegale ha visto la consistente partecipazione dei profughi di profughi soprattutto nella veste di corrieri o comunque manovalanza di primo livello nelle fasi della detenzione, del trasporto, specie ferroviario, e del piccolo spaccio nei pubblici giardini e aree di maggiore aggregazione.

La mappa dello spaccio in provincia
Nel suo complesso, in ogni caso, il fenomeno non presenta, oggi, i “sintomi” del degrado urbano né il radicale controllo, da parte di gruppi criminali, di aree urbane o extraurbane della città e delle zone della provincia. Nel Tolmezzino la facilità di guadagno da parte di tutti i “componenti” la filiera, con parcellizzazione su tutto il territorio di cittadini afghani, che mantengono preoccupanti “aderenze etniche” a Udine, i quantitativi di sostanze stupefacenti, quasi sempre hashish, disponibili, reperibili e immediatamente immettibili sulla piazza di spaccio del capoluogo carnico è in continua crescita; contestualmente il prezzo unitario diminuisce, ampliando il margine di guadagno.

Nel Palmarino il consumo e il traffico di sostanze stupefacenti in generale vede un notevole decremento rispetto al passato. Il fenomeno è molto contenuto anche nel Tarvisiano e nel Cividalese. Nella Bassa Friulana interessa soprattutto persone già note per tossicodipendenza, di età compresa tra 18 e 30 anni, di tutte le classi sociali, che sono soliti rifornirsi anche nella vicina Slovenia per consumo personale e per spaccio. 
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