Morto per la Patria a 23 anni, dopo un secolo il soldato Angelo è eroe

Martedì 31 Ottobre 2017 di Paola Treppo
Il monumento a Zampini in una foto di Luigino Venchiarutti
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MAJANO (Udine) - Eroe dopo cento anni Angelo Zampini, un giovane soldato morto a 23 anni, in Friuli, per difendere la sua Patria. Tutto è cominciato il 30 ottobre 1917, giorno in cui il sergente Angelo Zampini perse la vita per difendere con la sua mitragliatrice la frazione di Farla di Majano assediata dalle truppe austro-ungariche e contribuì, col suo gesto eroico, che gli costò la vita, a rallentare l’avanzata dei nemici. Il sergente avrebbe potuto dare ascolto a chi gli diceva di arrendersi, poteva abbandonare il suo posto e mettersi in salvo, ma avrebbe tradito il suo Paese e il suo onore. Il sangue versato allora ha così steso un ponte di collegamento incancellabile tra le comunità di Majano e di Città di Castello, paese da cui proveniva.
 

 

Da solo con la sua mitragliatrice contro tutti
Già nel 1922, i paesani friulani riconoscenti, con una sottoscrizione collettiva, scoprirono una lapide sul luogo del sacrificio dell’eroe, e fu proprio in occasione dello scoprimento, il 4 novembre del 1922, sotto una pioggia battente, che la madre di Angelo intervenne alla cerimonia, in ideale rappresentanza della comunità di Città di Castello. Il 10 novembre 1922 il commissario prefettizio del comune umbro, in un messaggio al sindaco di Majano esprimeva la più viva soddisfazione della cittadinanza per gli onori tributati all’eroismo di Zampini e concludeva dicendo che la memoria del sergente mitragliere avrebbe reso indissolubili i vincoli di gratitudine e di affetto tra i due comuni.

Gli dedicarono prima una via
Nel 1969 una delegazione di Città di Castello fece visita nel cimitero vecchio di Farla alla tomba di Zampini a cui partecipò anche la figlia del sergente tifernate. Nel giugno 1999 il comitato di frazione di Farla in occasione del riordino toponomastico, chiese all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Piuzzi di intitolare la via che da piazza Dante Alighieri arriva su via Udine in direzione Fagagna via Angelo Zampini, si trattava della stessa via dove era avvenuta la morte del sergente.

A pochi giorni dalla scadenza del suo mandato, il sindaco Claudio Zonta incastonò due pietre che recano inciso la data del sacrificio, nel punto esatto dove Angelo Zampini trovò la morte e vennero ricollocate la lapide e il portafiori in ferro battuto. Le due opere d’arte sostenute da una imponente base in roccia viva, vennero scoperte sabato 2 aprile 2011 nel corso di una solenne cerimonia alla presenza di numerose autorità civili, militari ed ecclesiastiche, accanto alla delegazione della comunità di Lerchi e ai nipoti dell’eroe.

Nasce il gemellaggio
E da qui venne rinsaldata l’amicizia tra la comunità di Lerchi e la frazione di Farla con scambi annuali in occasione della festa del prosciutto di San Daniele e della sagra della pecora in Umbria. Nel 2014, con una delibera approvata unanimemente in consiglio a Majano, il 29 settembre venne riaffermato l’impegno a ribadire in ogni sede competente la richiesta per il conferimento di una medaglia al valore al sergente Zampini coinvolgendo anche Città di Castello, che approvò, con voto unanime, la medesima delibera il 16 febbraio 2015.

Sempre nel 2015, auspicando il riesame dell’eroica vicenda nell’ambito delle manifestazioni celebrative per il centenario della grande guerra venne scritta una lettera congiunta dal sindaco di Majano e di Città di Castello al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, affinché rivalutasse l’iter per la concessione di una decorazione al valor militare alla memoria del soldato Zampini.

A ottobre 2015 nel corso di una cerimonia che si svolse a Farla fu consegnata alla nipote di Angelo Zampini la medaglia a ricordo dei caduti dell’Albo d’Oro. Fu in quella circostanza che il generale di divisione Giuseppe Nicola Tota, presente alla cerimonia, comunicò che il sergente Zampini sarebbe stato inserito nel calendario dell’esercito 2016, fatto puntualmente avvenuto e che ha dato la possibilità agli amministratori di Majano e di Città di castello di incontrarsi il 18 novembre 2015 a Roma per assistere alla presentazione ufficiale del calendario nella biblioteca militare alla presenza del Capo di Stato Maggiore di corpo d’armata, generale Danilo Errico, e del Capo di Stato Maggiore della difesa, generale Claudio Graziano. Domenica 29 ottobre il ricononoscimento, dopo 100 anni: l’ottenimento della Decorazione d’Onore Interforze alla Memoria, concesso dal Capo della Difesa, generale Graziano. 

«Sono orgogliosa del fatto che si tratta di un percorso costruito insieme, che nasce dalle associazioni, dalle persone delle nostre due comunità e viene coronata e ufficializzata oggi dalle due amministrazioni dopo essere stata approvata unanimemente nei rispettivi consigli comunali - ha detto la sindaca di Majano, Raffaella Paladin, durante la cerimonia solenne (nelle foto di Luigino Venchiarutti) -. Ho iniziato da poco a conoscere gli amici di Città di Castello, ma durante la visita del novembre 2015 ho toccato con mano la generosità e la sincera amicizia degli amici della pro loco di Lerchi e degli amministratori di Città di Castello. Vi assicuro pertanto che non lesinerò né impegno, né energie su questo progetto di amicizia in cui credo fermamente».

Simbolo dell’altruismo
«Alla base di questo gemellaggio c’è un gesto di straordinario altruismo, "merce" sempre più rara, oggigiorno. Ebbene, il nostro gemellaggio è e sarà il simbolo dell’altruismo, della sua necessità, della sua importanza, della sua forza e capacità di seminare buoni propositi, azioni giuste, sentimenti costruttivi - dice la Paladin -. Noi, cittadini di province fra loro lontane, attaccati ai nostri territori e alle nostre tradizioni, ci uniamo in gemellaggio in nome di un giovane soldato, morto per tutelare e difendere il territorio di noi tutti, le tradizioni di noi tutti, il domani di noi tutti. Particolare e generale si fondono così in una perfetta armonia per riaffermare l’importanza di avere, condividere e proteggere una coscienza nazionale, veicolo di sentimenti di pace e fratellanza».

Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 10:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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