Non piove più, è allarme siccità: si prevedono gravi danni alle aziende

Martedì 10 Gennaio 2017 di Paola Treppo
Non piove più, è allarme siccità: si prevedono gravi danni alle aziende
FRIULI - Allarme siccità in Friuli Venezia Giulia in questo atipico inverno. Lo lancia il Consorzio di bonifica della Pianura Friulana. L’assenza completa di precipitazioni dello scorso dicembre, che sta proseguendo anche in questi primi giorni di gennaio, risulta ancor più gravosa rispetto alla situazione registrata nel difficile 2012. Tra ottobre e dicembre 2011, nella stazione di Enemonzo erano state rilevate precipitazioni cumulate pari a 419,5 mm, mentre nel 2016 tale valore è di 293,3 mm, rispetto a una media di 709,6 mm. Analogamente, per la stazione di Gemona del Friuli, tra ottobre e dicembre 2011 il dato era pari a 440 mm, mentre nel 2016 lo stesso valore ammontava a 413 mm, peraltro influenzato da un evento intenso del 5 novembre che ha apportato circa 90 mm di pioggia, rispetto a una media di 673,7 mm. Nel periodo si siccità a cavallo tra il 2011 e il 2012 non c’era stato alcun mese privo di precipitazioni; a seguito di un mese di febbraio 2012 particolarmente secco, con precipitazioni di 5-10 mm rilevate nelle stazioni di Gemona del Friuli ed Enemonzo, si era manifestata la situazione di crisi, ma nei mesi precedenti le precipitazioni, pur nettamente inferiori alla media, non erano mancate.
 
Il fabbisogno irriguo
Le attuali esigenze irrigue per ora sono limitate ad alcune aziende con produzione in serra di colture orticole. Non è possibile escludere che, nel breve termine, specie in caso di aumenti della temperatura, possano emergere ulteriori esigenze connesse a colture orticole e a colture vernine. La messa in asciutta di condotte, o di canali che servono queste aziende, o comunque la forte riduzione del tirante idraulico che compromette la possibilità di prelievo, può causare pesanti danni alle aziende. Le forti escursioni del livello dei canali nel periodo invernale, inoltre, possono causare danni a sponde e argini che potrebbero compromettere la stagione irrigua 2017.

Derivazioni di Andreuzza e di Aonedis
La portata derivata a Ospedaletto di Gemona del Friuli è attualmente inferiore a 11 m3/s, rispetto a una portata di competenza di 18,4 m3/s. Nel nodo di Andreuzza la portata del canale principale è pari a 16,2 m3/s, rispetto a una portata di competenza di 21,5 m3/s. Nella presa di Aonedis la portata derivata per la roggia di Carpacco-Codroipo è pari a 2,4 m3/s. La roggia di Carpacco-Codroipo non ha attinenza al sistema di derivazione Ledra-Tagliamento, a eccezione di una interconnessione a Pozzo di Codroipo dove la roggia interseca la parte terminale del Canale di Giavons.

La situazione delle rogge di Udine
Nella presa di Zompitta di Reana del Rojale si sta manifestando una situazione similare di deficit idrico. La derivazione complessiva delle rogge di Udine, Palma e Cividina ammonta, a oggi, complessivamente, a circa 2,6 m3/s, rispetto alla portata media invernale di 3,2 m3/s. Il calo della derivazione rende ancor più strategica l’interconnessione con il canale di San Gottardo, che fa parte del sistema di derivazione Ledra-Tagliamento. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci