Agnelli sgozzati: fatto sopralluogo
si scopre un altro triste "cimitero”

Giovedì 7 Aprile 2016 di Paola Treppo
Il sopralluogo
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COLLOREDO DI MONTE ALBANO (Udine) - Nella giornata di oggi, giovedì 7 aprile, gli agenti della polizia municipale di Colloredo di Monte Albano hanno raggiunto il bosco in cui, 48 ore fa, un uomo che raccoglieva funghi ha rinvenuto una dozzina di agnellini sgozzati, decapitati e infilati dentro a sacchi della spesa o in sacchi bianchi da magazzino. Gli agenti sono stati guidati sul luogo del ritrovamento da una persona informata a sua volta dal cercatore di funghi. Con loro anche il veterinario Andrea Angeli. Si è proceduto a dei prelievi di pelo e sui resti di carne delle povere bestiole, alcune delle quale sono ancora in buono stato di conservazione mentre altre sono state divorare dai vermi, imputridite, nei sacchi, e a dei prelievi di pelo. Gli agenti non hanno trovato tutti i cadaveri fotografati due giorni fa: è un aspetto che fa pensare. Forse i responsabili delle uccisioni, sulle quali la Procura della Repubblica di Udine ha aperto un fascicolo a carico di ignoti, hanno raggiunto, non visti, nottetempo, il boschetto, e hanno portato via alcuni dei resti.

E c’è un altro mistero. Un caso di rinvenimento del tutto simile si è verificato nel territorio del comune di Pagnacco, centro parzialmente collinare alle porte di Udine ma che dista pochi chilometri da Colloredo. Resta da capire se si tratti delle stesse carcasse, spostate, o di altri agnelli, anche quelli massacrati con il collo tagliato o decapitato. Gli esami dei resti potranno fare chiarezza su queste uccisioni e daranno modo di capire se gli agnelli siano stati abbattuti perché malati, perché rimasti invenduti o per chissà quale altro misterioso motivo. La polizia municipale di Colloredo invita a una maggiore sensibilità ed educazione: «Anche se devono essere abbattuti per qualche motivo, gli animali non si possono gettare via come spazzatura in questa terribile maniera.

Vanno abbattuti senza sofferenza». 

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