Unioni civili: sala matrimoni off limits,
«Sono un atto amministrativo»

Mercoledì 10 Agosto 2016 di E.B.
Unioni civili: sala matrimoni off limits, «Sono un atto amministrativo»
TRIESTE - Scoppia il caso della sala matrimoni negata a Davide Zotti e Claudio Bertocchi, assieme da 19 anni e desiderosi di congiungersi in matrimonio a settembre. Il loro desiderio era quello di condividere il momento tanto atteso assieme ai propri cari in un luogo idoneo quale, secondo le loro intenzioni, doveva essere la sala matrimoni comunale che si affaccia su Piazza Unità. Così invece non sarà: le unioni civili, in quanto atto amministrativo, vengono formalizzate presso la stanza 101 al primo piano del Municipio ossia l' ufficio anagrafe di Passo Costanzi. Qui e soltanto qui la celebrazione delle unioni civili può andare in scena e soltanto in orario di ufficio ossia da lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 e nel pomeriggio di lunedì e mercoledì dalle 14 alle 16. Se ne occupano 4 funzionari preposti. A Trieste sono cinque le coppie che hanno inoltrato la domanda e i primi dovrebbero essere appunto Davide e Claudio che tuttavia stanno maldigerendo in queste ore il diniego della Giunta comunale giudicandolo discriminatorio.

A replicare è l'assessore ai servizi al cittadino Michele Lobianco che respinge le accuse ricordando il rispetto di leggi, norme e regolamenti e come le unioni civili costituiscano atti amministrativi espletati appunto dalla stanza 101 che si occupa anche dell'ottenimento della cittadinanza italiana.  Su Facebook interviene anche il vicesindaco Pierpaolo Roberti: «Io sono contrario alle unioni civili, l'ho detto e ripetuto in campagna elettorale, e quella contrarietà rimane. La legge impone che i comuni certifichino le unioni civili? Si, e lo faremo, perché è legge. La legge impone la mia presenza? No e non presenzierò. La legge impone l'utilizzo della sala matrimoni per le unioni civili? No e per me va data solo per i matrimoni. Tutto il resto è aria fritta, perché rappresentare tutti non significa tradire le proprie idee e la maggioranza che ti ha scelto».
 
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