Dipiazza: «Il Comune sarà casa
di vetro, amico dei cittadini»

Venerdì 6 Maggio 2016 di E.B.
In piedi Roberto Dipiazza: alla sua dx Roberti (Ln) e Savino (Fi). A sx Rossi (Fi), Giacomelli (FdI) e Prelz (Stop Prima Ts)
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TRIESTE - E' tempo di sfoderare i programmi di governo per i candidati a sindaco che si daranno battaglia il prossimo 5 giugno per conquistare la poltrona del Comune. Stamattina ad illustrare i propri punti programmatici, assieme alle forze politiche che lo appoggiano, è stato Roberto Dipiazza, candidato sindaco del centrodestra. Dipiazza ha aperto la conferenza stampa ricordando il giorno del terremoto e chiedendo ai presenti in sala un applauso per «gli amici friulani». A fare gli onori di casa è stato però il fedelissimo Giorgio Rossi (Fi) che ha posto subito l'accento sulla necessità di stabilire una nuova forma di rapporto con i cittadini nell'ottica della trasparenza: «I cittadini devono essere parte attiva e integrante delle decisioni del Comune» tanto che il 10% delle risorse che verranno rese disponibili nei vari assessorati saranno legate a scelte prioritarie individuate proprio dalla comunità. Il primo punto del programma è proprio la cosiddetta "casa di vetro" perchè, spiega Dipiazza: «Il Comune deve essere amico e non nemico dei cittadini».

E ancora occasioni di lavoro per i giovani, la creazione di un centro turistico comunale con risorse umane interne ed esterne (giovanili soprattutto) ma anche grande attenzione alla famiglia naturale «triestina e italiana» ha precisato Claudio Giacomelli (FdI) con la creazione di uno sportello dedicato: «Nel calcolo delle imposte comunali bisogna tenere conto del cosiddetto quoziente famigliare ovvero il numero dei componenti» e poi prestiti per giovani coppie, nuovi asili nido e una commissione permanente che valuterà i progetti didattici: «Il gioco del rispetto verrà eliminato».  Per contrastare la desertificazione commerciale, abbassamento delle tasse comunali e agevolazioni fiscali per chi assume. Tra i punti del programma anche la ricostruzione dei quartieri perduti e, sul fronte caldo dell'immigrazione, la revisione delle convenzioni in essere con le associazioni.

«Solo contenuti nel nostro programma di buon senso - ha affermato Pierpaolo Roberti della Lega -  prevediamo la figura dell'angelo della burocrazia ossia un servizio di tutoraggio per il giovane imprenditore che verrà fisicamente accompagnato a sbrigare le varie pratiche» e poi si punta a ripristinare i vigili di quartiere partendo dai rioni e all'armamento parziale della polizia:  «Il Carso è stato abbandonato, riapriremo il centro della polizia locale a Opicina» oltre che telecamere per sorvegliare la città a scopo preventivo. Il tram di Opicina prolungherà la corsa fino alle Rive e Campo Marzio dove il centrodestra pensa di insediare attività ricettive. «Serve un sindaco capace di difendere la città dalle riforme ideologiche del Pd» ha concluso Sandra Savino (Fi).
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