TRIESTE - Agivano in coppia spacciandosi per falsi avvocati, carabinieri, poliziotti o tecnici del gas. Convincevano le vittime di un grave è imminente problema. Ossia che il figlio appena arrestato sarebbe finito in galera se non fosse stata pagata subito una cauzione o il parente coinvolto in un incidente stradale, ma anche il tecnico del gas o della luce che deve distaccare le utente a causa di vecchie bollette non pagate. Tutti stratagemmi che fanno leva sulla buona fede inducendo la vittima a pagare seduta stante con contanti o addirittura spogliandosi dei gioielli custoditi in casa.
I carabinieri sono riusciti ad arrestare due napoletani di 28 e 23 anni trovandoli in possesso di 1500 euro ottenuti pochi minuti prima dall'ennesima vittima. Altri tre invece hanno capito che si trattava di una truffa e non sono caduti in trappola. Catturare i due malfattori non è stato facile perché spesso le vittime, soprattutto persone anziane, realizzavano di essere state raggirate molte ore dopo. I punti dove aggredire erano scelti con cura: niente telecamere, vie di fuga vicine e pochi minuti per mettere a segno il colpo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA I carabinieri sono riusciti ad arrestare due napoletani di 28 e 23 anni trovandoli in possesso di 1500 euro ottenuti pochi minuti prima dall'ennesima vittima. Altri tre invece hanno capito che si trattava di una truffa e non sono caduti in trappola. Catturare i due malfattori non è stato facile perché spesso le vittime, soprattutto persone anziane, realizzavano di essere state raggirate molte ore dopo. I punti dove aggredire erano scelti con cura: niente telecamere, vie di fuga vicine e pochi minuti per mettere a segno il colpo.