Case di riposo comunali: accertati 24 casi di scabbia su 450 ospiti

Mercoledì 9 Gennaio 2019
Case di riposo comunali: accertati 24 casi di scabbia su 450 ospiti
TRIESTE  - Un totale di 24 casi di scabbia sono stati diagnosticati in tre delle sette residenze per anziani non autosufficienti dell'Azienda pubblica di Servizi alla Persona Itis a Trieste. A renderlo noto è stato lo stesso ente. Non si tratta di un allarme scabbia, spiega l'azienda: al momento è stato attivato l'«isolamento funzionale» dei contagiati per evitare contatti prolungati con gli altri ospiti della struttura e i visitatori. Della vicenda su sono occupati anche i media locali.

Nelle residenze sono ospitate in totale 450 persone, 500 vi lavorano e altre 500 entrano quotidianamente a trovare i parenti. Oggi è in programma una riunione operativa con i vertici del Dipartimento prevenzione e igiene e sanità pubblica dell'Azienda sanitaria locale (AsuiTs) per valutare l'evoluzione della situazione, mentre ieri - informano dalla struttura - sono state avvisate le famiglie degli ospiti, per tenere in considerazione un'eventuale profilassi.

«I nostri operatori - hanno spiegato Aldo Pahor e Fabio Bonetta, rispettivamente presidente e direttore generale dell'Itis - hanno attivato tutte le procedure di emergenza previste oltre ai protocolli indicati dal Dipartimento di Prevenzione dell'AsuiTs al fine di garantire la tutela delle persone fragili che assistiamo».
Gli ambienti - assicura l'azienda - sono stati disinfestati e sanificati. «La situazione è complessivamente sotto controllo», insistono Pahor e Bonetta. A inizio dicembre erano stati segnalati due casi sospetti di scabbia tra gli ospiti dell'Itis, i quali erano stati trasferiti in ospedale per accertamenti. Questi ultimi erano poi rientrati con una diagnosi negativa. «Situazioni di questo genere - proseguono Pahor e Bonetta - si possono talvolta verificare e non è da escludere, come peraltro già avvenuto in passato, che la parassitosi sia venuta dall'esterno». 
Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 11:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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