Maxi stipendio a direttore aeroporto: Corte Conti rinvia ai giudici ordinari

Martedì 23 Maggio 2017 di E.B.
Sergio Dressi, ex presidente dell'aeroporto Fvg
TRIESTE-  La Corte dei conti del Friuli Venezia Giulia ha dichiarato il difetto di giurisdizione nel giudizio sull'operato dell'ex presidente dell'Aeroporto FVG spa di Ronchi dei Legionari, Sergio Dressi, accusato di aver generato un danno erariale da 160mila euro. Con la decisione, la questione viene di fatto rinviata alla giustizia ordinaria. La sentenza riprende quanto stabilito dalla Corte di cassazione e dalla legislazione statale, secondo cui la giurisdizione della magistratura contabile è riconosciuta solo sulle società partecipate interamente in house, dunque a totale partecipazione pubblica, con attività rivolta a favore del socio pubblico e dotate di controllo analogo.

Sebbene all'epoca dei fatti Aeroporto FVG fosse interamente partecipata dalla Regione, «la disamina degli elementi che connotano la natura giuridica della società Aeroporto FVG spa induce il Collegio a escludere i caratteri propri del modello dell'in house providing», come recita la sentenza. La Corte ritiene infatti, fra l'altro, che la società «non avesse quale cliente principale l'ente regione». La Procura regionale della Sezione giurisidizionale della Corte dei conti aveva chiesto che Dressi fosse condannato al pagamento di 160.019 euro a favore dell'aeroporto, per aver concesso una retribuzione eccessiva a favore di Paolo Stradi, all'epoca dei fatti direttore generale della società Aeroporto FVG.

Lo stipendio riconosciuto a Stradi viene ritenuto dalla Procura «eccedente i limiti stabiliti dall'art. 39 della legge regionale n.10/2013, norma alla stregua della quale il trattamento economico annuo omnicomprensivo degli organi direttivi, dei collaboratori con vincolo di dipendenza e dei dipendenti delle società non quotate, direttamente o indirettamente dalla Regione, non può superare il trattamento economico omnicomprensivo spettante al Presidente della Regione». Rispetto al tetto fissato, Stradi avrebbe ricevuto fra 14 agosto 2013 e 31 dicembre 2014 una retribuzione eccedente di 160.019 euro, che secondo la Procura costituirebbe danno erariale causato da Dressi.

 

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