TRIESTE - Un'operazione da oltre 20 milioni di euro costruirà nei prossimi mesi la prima "free zone" d'Europa sfruttando le opportunità del decreto con il quale il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha istituito la scorso settimana il nuovo regime di porto franco per lo scalo giuliano. L'operazione è stata messa in campo da Autorità portuale, finanziaria Friulia, Interporto Fernetti e Wartsila Italia, con la regia della Regione. Wartsila cederà due capannoni, per una superficie totale coperta di 73mila metri quadrati dove potranno trovare spazio attività di trasformazione industriale in regime di esenzione fiscale, collocate in un'area già collegata alla rete autostradale e logistica. Attraverso questa operazione, si concretizza la prima opportunità per attrarre imprese e sviluppare l'economia del territorio con cento nuovi posti di lavoro. Questa soluzione coniuga la possibilità di svolgere attività logistica e industriale e risolve anche la questione legata al rilancio della Wartsila, che mantiene il suo stabilimento principale, all'interno del quale verranno prodotti i nuovi motori ibridi a batteria, grazie alla linea dedicata alla ricerca e allo sviluppo avviata nell'ultimo anno con il sostegno della Regione. Si sarebbe manifestato già l'interessamento di un'azienda veneta operante nella produzione di materiali ferrosi per uno dei due capannoni, con una stima di cento nuovi posti di lavoro per il territorio.
Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 12:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".