Minori stranieri non accompagnati:
al Comune costano 250mila euro

Giovedì 10 Novembre 2016 di E.B.
Minori stranieri non accompagnati: al Comune costano 250mila euro
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TRIESTE - Ammonta a 250mila euro la spesa in carico nel 2016 al Comune per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati ai quali l'Ente deve provvedere in base alla legge regionale 6 del 2006 che assegna dei fondi. Fondi che vanno a integrare la quota di 45 euro al giorno procapite messa a disposizione dal Ministero dell'Interno. La spesa sostenuta dagli Enti Locali per l'accoglienza dei minori non accompagnati – ben superiore ai 45 euro al giorno – è poi rimborsata dalla Regione: al 100% per i Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti e solo all'80% per quelli oltre i 15mila abitanti. «Una spesa – ha detto l'assessore ai Servizi e Politiche Sociali Carlo Grilli – che rischia di aumentare sempre di più, considerato il costante aumento dei flussi di minori stranieri non accompagnati negli ultimi anni, se la Regione non interviene con una regolamentazione dei servizi che devono essere erogati e delle corrispondenti tariffe da parte delle comunità che accolgono i minori». La situazione è critica: Grilli fa sapere che dalla Regione non ha avuto alcun riscontro circa la necessità di regolamentare le modalità di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati «target ben differente per esigenze e necessità rispetto ai minori (abbandonati o senza patria potestà) seguiti dal Comune nelle varie strutture». 

Dunque l'annuncio che il Comune non corrisponderà più la spesa finora sostenuta, bensì compenserà le strutture con i 45 euro giornalieri, come previsto dalla normativa nazionale. «Non è eticamente accettabile che le tariffe possano variare, per lo stesso servizio, dai 70 ai 100 euro al giorno a persona» ha aggiunto l'assessore. Attualmente i minori stranieri non accompagnati in carico sono 108, provenienti in prevalenza da Paesi non in guerra, quali Bangladesh e Kossovo (quasi il 90% del totale) e di età superiore ai 16 anni che vengono ospitati da comunità strutturate per offrire servizi educativi e terapeutici 'assolutamente sproporzionati' ai bisogni di accoglienza di questi ragazzi. «I 250mila euro impropriamente confluiti nell'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati - ha concluso Grilli - intendo d'ora in poi utilizzarli per soddisfare le liste di attesa del Fondo Autonomia Possibile, per rispondere così ai cittadini con disabilità o alle persone anziane che hanno bisogni prioritari di assistenza e sostegno. Di conseguenza ribadisco che il Comune di Trieste – dal 1° gennaio 2017 - potrà corrispondere alle strutture soltanto l'importo proveniente  dallo Stato (45 euro), confidando che nel frattempo la Regione intervenga per regolamentare la materia in maniera equa e responsabile».
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