"Mi amavi ancora": Ettore Bassi e Simona Cavallari al teatro Bobbio

Giovedì 21 Febbraio 2019 di E.B.
"Mi amavi ancora": Ettore Bassi e Simona Cavallari al teatro Bobbio
TRIESTE - Da domani - venerdì 22, debutto alle 20.30 - al 27 febbraio il Teatro Orazio Bobbio ospiterà in calendario la nuova produzione a.ArtistiAssociati-Synergie Arte Teatro, ‘Mi amavi ancora’ di Florian Zeller, per la regia di Stefano Artissunch, con Ettore Bassi e Simona Cavallari, e con Giancarlo Ratti e Malvina Ruggiano. Le musiche sono scritte da Dario Dardust Faini, artista di Ascoli e direttore d’orchestra a Sanremo di “Soldi”, brano di cui è coautore e che ha vinto Sanremo 2019. Il testo (Premio Accademia Francese per la Nuova Drammaturgia) scandaglia l’animo di una donna che s’interroga sulla fedeltà del marito recentemente scomparso: è meglio ricercare la verità o continuare a vivere di sogni? Lo scrittore e drammaturgo Pierre è morto in un incidente d’auto. Nel tentativo di mettere ordine ai documenti, Anne, la sua vedova, scopre gli appunti presi per la stesura di una futura commedia, che trattava di un uomo sposato, scrittore, appassionato ed innamorato di una giovane attrice. Fiction o autobiografia? Il dubbio si agita ed inizia un’indagine febbrile.

Anne si persuade che il testo narri l’infedeltà di Pierre e va alla ricerca della donna, sua antagonista, senza riuscire a rivelare la verità o l’illusione della stessa: è il dolore che la fuorvia? Oppure finalmente ha aperto gli occhi? Per rispondere a questa domanda, si appella ai suoi ricordi ed anche a Daniel, migliore amico di Pierre, un personaggio brillante e forse segretamente innamorato di lei, che con molta dolcezza cerca di rassicurarla, ma ci riesce solo a metà. Anne persevera nella sua ricerca e decide di contattare l’attrice Laura Dame che è menzionata nelle note della commedia del marito. Sospetta che sia lei l’amante. Scruta il passato, domanda a chi la circonda, cammina in un pericoloso labirinto. Quanto deve essere cercata la verità? Flashback in situazioni inaspettate, lo spettatore si immedesima in questi personaggi in una ricerca fatta di dubbi e apprensioni, in cui si mescolano realtà, immaginazione, paura, risate e fantasia.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci