TRIESTE - Sono trascorsi cinque mesi da quando Slavica Kostic, badante serba di 38 anni che lavorava a Trieste, è stata uccisa dall'ex marito, Dragoslav Kostic. La donna è ancora senza una tomba e non può essere seppellita fino a quando non si stabilisce se è stata assassinata in Italia o in Slovenia. Manca un certificato di morte che potrà essere rilasciato soltanto dopo il processo.
Dragoslav, muratore di 61 anni, salirà sul banco degli imputati da reo confesso e a partire dal 3 marzo '17. Inizialmente aveva negato ogni responsabilità presentando un alibi con tanto di simulazione di incidente stradale, ma poi ha ammesso tutto e aggiunto che il corpo è stato gettato in una discarica in Slovenia. L'uomo ha però dichiarato che il delitto è avvenuto in casa dove aveva picchiato brutalmente l'ex moglie per poi appoggiarle sul collo un cavo elettricoinserito nella presa di corrente.
La coppia litigava da tempo e l'ultima lite ha avuto il più tragico degli epiloghi. L'avvocato della famiglia della donna, Paola Valle, giovedì andrà in Slovenia per richiedere il certificato di morte.
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