TRIESTE - Ha investito con la propria auto - una 500 - un ragazzo di 15 anni che stava attraversando sulle strisce in via San Giacomo in monte, all’altezza di via Paolo Veronese: il giovane aveva quasi raggiunto il marciapiede quando è stato travolto dal cofano anteriore sbattendo con violenza contro il parabrezza tanto da incrinarlo visibilmente. Il veicoloè poi sbalzato sul lato opposto della carreggiata, davanti ad un altro mezzo già fermo. L'incidente risale a venedì pomeriggio. Il conducente della 500 non si è fermato ma ha continuato la sua corsa lasciando il ragazzo a terra (per fortuna le sue condizioni non sono gravi ma è stato tenuto in osservazione al pronto soccorso del Burlo Garofolo).
La pattuglia della Polizia Locale è arrivata in pochissimo tempo per raccogliere gli elementi utili, davvero molto pochi: la descrizione un po’ incerta del mezzo (una 500 nuovo modello color bianco/crema, forse con il tetto rosso, il parabrezza danneggiato) e le prime due lettere della targa. Gli operatori non si sono dati per vinti: hanno iniziato a passare al setaccio tutte le carrozzerie, centri ripara-cristalli e meccanici. La mattina successiva proprio una di queste ha intercettato un veicolo che corrispondeva alla descrizione (parcheggiato in modo da nascondere il parabrezza), vicino ad un meccanico in zona Borgo San Sergio: si tratta della 500 che aveva investito il 15enne in pieno giorno. Di qui risalire al proprietario è stato facile: abitava in tutt’altra parte della città e arrivati al suo domicilio, familiare ha informato la polizia che l’uomo M.B. di 52 anni si stava proprio recando in Questura per costituirsi. Dovrà rispondere per la fuga, l'omissione di soccorso, non aver dato informazioni al momento dell'incidente e per la mancata precedenza al pedone. Il Pm ha disposto anche il sequestro dell'auto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA La pattuglia della Polizia Locale è arrivata in pochissimo tempo per raccogliere gli elementi utili, davvero molto pochi: la descrizione un po’ incerta del mezzo (una 500 nuovo modello color bianco/crema, forse con il tetto rosso, il parabrezza danneggiato) e le prime due lettere della targa. Gli operatori non si sono dati per vinti: hanno iniziato a passare al setaccio tutte le carrozzerie, centri ripara-cristalli e meccanici. La mattina successiva proprio una di queste ha intercettato un veicolo che corrispondeva alla descrizione (parcheggiato in modo da nascondere il parabrezza), vicino ad un meccanico in zona Borgo San Sergio: si tratta della 500 che aveva investito il 15enne in pieno giorno. Di qui risalire al proprietario è stato facile: abitava in tutt’altra parte della città e arrivati al suo domicilio, familiare ha informato la polizia che l’uomo M.B. di 52 anni si stava proprio recando in Questura per costituirsi. Dovrà rispondere per la fuga, l'omissione di soccorso, non aver dato informazioni al momento dell'incidente e per la mancata precedenza al pedone. Il Pm ha disposto anche il sequestro dell'auto.
