Immigrati: la legge "taglia-business" approda in Consiglio regionale

Mercoledì 11 Gennaio 2017 di E.B.
Immigrati: la legge "taglia-business" approda in Consiglio regionale
TRIESTE - Ha iniziato il suo iter con l' illustrazione in VI Commissione del Consiglio regionale la proposta di legge nazionale "Taglia-business immigrati" del consigliere di Fdi/An, Luca Ciriani: «In Italia l'immigrazione nasconde un giro di affari da oltre 4 miliardi all'anno, un business che fa gola a cooperative, associazioni e onlus incredibilmente libere di creare centri-profughi senza nemmeno consultare le amministrazioni comunali e senza dover rendere conto di come venga speso questo fiume di denaro che, ricordiamolo, è pubblico. Sono soldi di tutti noi, che escono dalle nostre tasche e che non si sa che fine facciano».  Questi gli obiettivi del provvedimento: obbligare chi si occupa di offrire vitto, alloggio e attività per gli immigrati a rendicontare tutte le spese sostenute e a non avere rimborsi forfettari solo in base al numero di persone a carico e in base ai giorni di permanenza nelle strutture. Ciriani ha fatto propria una analoga proposta di Giovanni Donzelli, consigliere regionale toscano, membro del direttivo nazionale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale nonché primo promotore dell'iniziativa a livello nazionale.  «In Friuli Venezia Giulia - aggiunge Ciriani - le presenze registrate a oggi risultano essere oltre 5mila, che ci costano 175.000 euro al giorno: 63 milioni l'anno. Denari che vengono spesi per accogliere queste persone in strutture che non sempre garantiscono quegli standard minimi che dovrebbero essere invece garantiti, stando ai bandi formulati dalle prefetture che, evidentemente, non  hanno uomini e mezzi per effettuare successivamente dei controlli».

«Ormai la situazione è fuori controllo, soprattutto perché spesso gli affidatari dei bandi prefettizi ricorrono all’istituto del subappalto – commenta Barbara Zilli della Lega Nord – così sono tanti i privati, possessori di alloggi che affittano i loro locali per questi sedicenti profughi. In questo modo – conclude – il rischio è di spaccare il mercato dei canoni di locazione, svalutando nel contempo anche il valore degli immobili contermini». Analoga proposta di legge, sempre nazionale, è stata presentata da Mara Piccin di Forza Italia.  Del resto, hanno fatto notare Piccin e Ciriani, il fenomeno è in crescita esponenziale, basti pensare che l'ultimo dossier statistico della Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dei migranti, basato sui numeri del Viminale, riporta che dal primo gennaio al 7 ottobre 2016 sono sbarcati nel nostro Paese 143.184 migranti, il 5,54% in più rispetto allo stesso periodo del 2015. «L'acquisto di beni o servizi oggetto di fondi pubblici messi a disposizione di pubblici o privati aggiudicatari per l'attuazione degli interventi straordinari - concludono i due consiglieri di opposizione - deve essere obbligatoriamente rendicontato con relative fatture quietanzate, comprovanti l'effettivo acquisto di beni o servizi».

 
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