Il Guardian contro il Prosecco:
«Va evitato, distrugge i denti»

Mercoledì 30 Agosto 2017
Il Guardian contro il Prosecco: «Va evitato, distrugge i denti»
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Smettere di bere Prosecco per salvare i denti: il "consiglio" del Guardian non è piaciuto, per niente, a veneti e friulani, tant'è che i presidenti delle rispettive Regioni sono subito intervenuti dopo l'uscita dell'articolo -  “distrugge i tuoi denti, lacerando lo smalto, bucandoli e facendoli uscire dalle gengive" - sul quotidiano britannico a firma Zoe Williams. Luca Zaia, presidente del Veneto, ha bollato la faccenda come una «fake news», in parole povere una bufala, e anche Debora Serracchiani ha optato per una battuta "di spirito": «Credo che dopo la Brexit in Gran Bretagna ci sia bisogno di aiutare i cittadini a tornare a sorridere: assunto a dosi moderate, il nostro prosecco fa miracoli». E un'altra voce autorevole sulla scia di quelle dei due governatori, si è levata a difesa del vino del Nordest, si tratta del Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina: «Caro Guardian, dì la verità: il Prosecco fa sorridere anche gli inglesi! Stop fake news grazie».

Insomma, mentre il prosecco spopola in Gran Bretagna, con 40 milioni di litri esportati nel 2016, finisce sotto la lente di giornali come il Daily Mail e il Guardian con l'accusa di rovinare i denti a causa dell'elevata acidità.

Il Mail online ha raccolto le dichiarazioni di alcuni dentisti che puntano il dito contro il prosecco per la presenza di anidride carbonica, oltre agli zuccheri e all'alcol.

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L'articolo pubblicato sul Guardian


PER ZAIA SONO SOLO «PANZANE»
«È sicuramente una fake news, per cui chiudiamola qui. Peraltro gli amici inglesi sanno benissimo che dove c'è Prosecco c'è un sorriso, tanto bene che lo celebrano, e lo consumano, ogni giorno di più. Questo prodotto - aggiunge Zaia - non ha bisogno di difendersi da simili panzane. Con la Docg di Conegliano-Valdobbiadene (l'unica tale in Italia, le altre sono Doc) il Veneto esprime il massimo della qualità possibile, e il resto lo fanno il mezzo miliardo di bottiglie prodotte e il fatto che oramai da tempo guardiamo lo Champagne dallo specchietto retrovisore». 

SERRACCHIANI: IL PROSECCO NON TEME STRANE CAMPAGNE GIORNALISTICHE
«Credo che dopo la Brexit in Gran Bretagna ci sia bisogno di aiutare i cittadini a tornare a sorridere: assunto a dosi moderate, il nostro prosecco fa miracoli». Scherza così la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. «Siamo molto orgogliosi che la nostra regione abbia dato il nome al prosecco - prosegue Serracchiani - e ne abbia sancito formalmente la qualità a livello internazionale. Anche se la vera rivoluzione introdotta dal prosecco è aver avvicinato al vino e alla sua cultura molte persone che assumevano bevande magari più alcoliche e meno buone, in tutto il mondo». Per Serracchiani, «il prosecco non teme strane campagne giornalistiche, che penso potranno solo aumentare curiosità e voglia di provare questo "bere italiano". E da lì cominciare a esplorare un mondo di uve, profumi e sapori che questa vendemmia promette saranno eccezionali».


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L'ATTACCO DELLA COLDIRETTI: E' PROTEZIONISMO
Con la Brexit «si rafforza lo spirito protezionista della Gran Bretagna». Lo afferma Coldiretti, sottolineando che il quotidiano 'The Guardian' attacca con fake news il prosecco che è il vino più apprezzato dai britannici che vantano un record di 40 milioni di litri stappati solo l'anno scorso. Insomma, per l'associazione quella sui rischi estetici alla dentatura da un consumo eccessivo delle prestigiose bollicine made in Italy è una «bufala», insieme ad altri 6 bizzarri motivi conditi dallo humor tipicamente inglese. Nell'articolo - continua Coldiretti - si arriva addirittura a sostenere che il mix di bollicine, alcol e zucchero nel calice rovini lo smalto dei denti, con il dentista Mrvyn Druian, del London Centre for Cosmetic Dentistry che mette in guardia in particolare le donne. «Anziché prendersela con le bevande zuccherate e gassate più diffuse - spiega l'associazione - si attacca strumentalmente un prodotto naturale. Un tentativo maldestro per screditare il prosecco dopo che la Gran Bretagna è diventata nel 2016 il primo mercato mondiale di sbocco dello spumante italiano, con le bottiglie esportate che hanno fatto registrare un aumento record del 33% per un valore di 366 milioni di euro, mai registrato prima». 

Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 11:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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