Gioielliere ammazzato nell'assalto in villa: si scava nel suo passato

Mercoledì 27 Dicembre 2017 di E.B.
Gioielliere ammazzato nell'assalto in villa: si scava nel suo passato
TRIESTE - Si indaga incessantemente sul passato dell'ex gioielliere 75enne Aldo Carli, trovato morto la mattina del 20 dicembre scorso nel giardino della sua villetta a Opicina, in via del Refosco sul Carso. Gli investigatori si stanno concentrando sulla rete dei conoscenti dell'uomo ma il movente della rapina finita male resta avvolto dal mistero.  È un «momento investigativo delicato» rende noto una fonte investigativa precisando che sulla vicenda si continua a lavorare in un riserbo strettissimo. Altre persone - familiari e amici - vengono sentite da inquirenti e investigatori - le indagini coordinate dalla Procura sono condotte dalla Squadra Mobile di Trieste - per ricostruire la vita dell'uomo e della sua famiglia e la dinamica della notte in cui si è svolta l'aggressione. Elementi maggiori o più chiari potrebbero emergere dai risultati degli esami autoptici, che sono stati compiuti sabato scorso ma dei quali non sono stati rivelati dettagli. L'esito dell'autopsia potrebbe essere consegnata direttamente nelle mani del pm titolare dell'inchiesta ma, secondo quanto si è appreso, la relazione non sarebbe stata ancora redatta. Sul collo e sui polsi dell'ex gioielliere sono stati trovati i segni di una corda: tra le varie piste investigative c'è anche quella di una brutale resa dei conti. La gioielleria di via Donadoni era stata presa di mira dai ladri nel 2001. Alcune persone sono state, infatti, notate dai vicini nei pressi della villetta nei giorni antecedenti l'omicidio e poi l'auto, una Fiat Croma, che era parcheggiata in giardino e ora è sotto sequestro poichè è stata trovata aperta con il cruscotto spalancato e i documenti sparpagliati sul sedile. Sotto l'auto c'era il bastone di Aldo Carli, quello che usava per sorreggersi. Tanti, ancora, gli interrogativi senza risposta. 

 
Ultimo aggiornamento: 18:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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