«Giochi usati per i bambini italiani»: bufera sul post dell'assessore Giorgi

Giovedì 28 Dicembre 2017 di E.B.
«Giochi usati per i bambini italiani»: bufera sul post dell'assessore Giorgi
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TRIESTE - Befana della discordia. Un post pubblicato su Facebook dall'assessore comunale al commercio Lorenzo Giorgi ha scatenato in queste ore il popolo social: «Ritorna la Befana! In piazza Ponterosso (dal 29/12 al 7/1) il Mercatino (promosso assieme ai commercianti stanziali) che sposa solidarietà, commercio ed educazione stradale. Raccolta di giochi usati per bambini ITALIANI meno fortunati, il rinnovo della tradizione della "Befana del vigile" ma anche musica, enogastronomia e divertimento. #sisepol». E' stato proprio quel "ITALIANI" in maiuscolo a sollevare un nuvolo di polemiche tra accuse di razzismo e parole poco gentili nei riguardi dell'esponente della Giunta di centrodestra guidata da Roberto Dipiazza. Ad intervenire con un post - sempre pubblicato sul social - anche Enrico Mentana: «Trieste è per storia e tradizione la più cosmopolita delle nostre città, è stata la terra di accoglienza per tanti, uno dei più grandi centri culturali d'Europa, il terrazzo sul mare dell'impero austroungarico prima di diventare italiana dopo la prima guerra mondiale, e poi teatro tragico della seconda (sotto l'occupazione nazista ospitò l'unico lager in terra italiana, luogo dell'uccisione di migliaia di ebrei e prigionieri politici). Nel dopoguerra è stata a lungo divisa, ed è tuttora centro di confronto e luogo di frontiera, è una città che non si può non amare, respira storia, memoria e civiltà. È ben altro orgoglio che quello per cui un assessore scrive ITALIANI in maiuscolo per farsi dire bravo da qualche invasato mentre organizza una raccolta che ha il coraggio di definire benefica. I giocattoli e i bambini non hanno nazione». 

Il post "incriminato" risulta ora rimosso. «Se ci ha ripensato gli stringo la mano» commenta sempre Mentana. L'assessore si difende chiarendo pubblicamente quanto segue: «Una associazione organizza una manifestazione che sposa enogastronomia, educazione stradale e solidarietà. L'amministrazione sostiene il progetto, così come fa con TUTTI (E RISOTTOLINEO TUTTI) quei soggetti che rinunciano al proprio tempo per dedicarlo a favore dei più sfortunati. Della solidarietà protagonista è una terza associazione, che autonomamente (come è giusto che sia) decide a chi destinare il frutto del proprio lavoro di volontariato. La stessa settimanalmente consegna a migliaia di triestini vestiario e cibo. Grazie a loro tante persone possono avere un sorriso in più». «Ritengo - conclude - che non si possa giudicare a chi fa volontariato a seconda della destinazione del frutto del suo lavoro». 
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