Detenuto dà fuoco alla cella, poi colpisce con un pugno l'agente

Mercoledì 3 Ottobre 2018 di E.B.
Detenuto dà fuoco alla cella, poi colpisce con un pugno l'agente
5
TRIESTE -  Continuano le aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria al carcere del capoluogo giuliano. Ieri sera - 2 ottobre - verso le 21 un detenuto quarantaseienne di nazionalità bosniaca, pluripregiudicato, in custodia cautelare per rapina, ha dato fuoco alla sua cella. Non sarebbe la prima volta. A dare la notizia è il segretario regionale per il Friuli Venezia Giulia del Sappe (Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria) Giovanni Altomare: «L’energumeno, a tarda sera, ha pensato di dare fuoco alla propria cella che già nei giorni precedenti si dilettava a distruggere lavabi, wc, suppellettili».  Per spegnere l’incendio »si è dovuto fare uso dell’idrante ed evacuare i detenuti dalla sezione detentiva al cortile passeggi, e solo grazie al pronto intervento del personale e le corrette operazioni di soccorso si sono evitati casi di intossicazione, considerato che il fumo si era propagato in tutta la sezione detentiva. Non contento, l’energumeno in questione, opportunamente condotto in una stanza del tratto uffici, sferrava un pugno al volto dell’agente di sorveglianza».

L’agente continua Altomare, «è stato condotto presso il pronto soccorso cittadino dove è stata diagnosticata una prognosi di dieci giorni salvo complicazioni con applicazione del collare. Questi comportamenti - denuncia il sindacato - sono emblematici della scarsa considerazione che hanno delle Istituzioni alcuni soggetti detenuti, che inficiano la serenità operativa del personale, creando allarmanti tensioni anche tra la popolazione detenuta e, pertanto, si auspica che tali episodi siano severamente sanzionati dall’Autorità Dirigente e che il Provveditore regionale disponga – una volta per tutte - il trasferimento del soggetto in altra sede, ad oggi, ritenuto inopportuno nonostante gli innumerevoli episodi di danneggiamento posti in essere durante la detenzione a Trieste da questo energumeno». Altomare conclude: «Non se ne può proprio più conclude, è giunta l’ora di programmare un sit-in di protesta contro le aggressioni al personale anche a Trieste, già in atto in questi giorni nelle più grandi città d’Italia».
 
Ultimo aggiornamento: 15:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci