Boati e fumo nero, gli esperti Arpa concludono l'ispezione alla Ferriera

Martedì 25 Aprile 2017 di E.B.
Boati e fumo nero, gli esperti Arpa concludono l'ispezione alla Ferriera

TRIESTE -  Si concluderà domani, mercoledì 26 aprile, la visita ispettiva dell'Agenzia regionale per l'ambiente, promossa all'interno dell'Autorizzazione integrata ambientale subito dopo gli inconvenienti al funzionamento dell'altoforno della Ferriera di Servola verificatisi lo scorso 18 aprile che hanno provocato fumo nero e boati che hanno messo in allerta i residenti del rione scatenando grande preoccupazione e ansia.  Lo riferisce una nota dell'Arpa Fvg. Gli esiti del sopralluogo, che vedrà la presenza del consulente della Regione prof. Boscolo, saranno documentati nel Rapporto conclusivo che sarà pronto entro metà maggio. Per quanto riguarda il tema generale della correlazione tra presenza della Ferriera e salute dei cittadini, Arpa Fvg cita l'accordo stipulato il 19 aprile scorso a Roma tra la Regione e l'Istituto superiore di sanità, a proposito del quale è stato annunciato che il tema dello stabilimento siderurgico sarà il primo a essere sviluppato. «Se l'Aia contiene tutti gli strumenti per verificare la soluzione dei problemi contingenti e strutturali di funzionamento degli impianti dello stabilimento industriale - conclude Arpa - il coinvolgimento dell'Iss permetterà di dare una risposta approfondita di massimo livello scientifico sul tema specifico e capitale dell'impatto dello stabilimento siderurgico triestino sulla salute di lavoratori e cittadini».

Dopo l'episodio del fumo nero e dei boati, il sindaco Roberto Dipiazza si è immediatamente attivato invocando un confronto con la proprietà per decidere assieme la chiusura dell'area a caldo e lo sviluppo di una industria pulita. Il 21 aprile scorso, dunque, il primo cittadino ha emesso un’ordinanza sindacale «data l’impossibilità di utilizzare i normali mezzi dell’ordinamento giuridico», spiega una nota del Comune. «Entro quindici giorni vogliamo una relazione da parte del tecnico abilitato che attesti l’avvenuta esecuzione di quanto richiesto - aveva dichiarato il primo cittadino - il Comune  sta portando avanti una intesa attività di controllo a tutela della salute pubblica e dell’ambiente e di verifica del rispetto dell’accordo di programma e dell’Aia. Gli importanti elementi nuovi prodotti sino ad oggi, in forza dei quali è stata già richiesta la revisione dell’Aia, ma che la Regione non ha concesso, li stiamo trasferendo anche alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti. Come più volte detto l’area a caldo della Ferriera non è compatibile con la salute della popolazione e non rappresenta il futuro industriale ed economico sia per la città che per la proprietà».

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