Alcoltest nullo se le forze dell'ordine
non ricordano il diritto all'avvocato

Mercoledì 27 Giugno 2018
foto di repertorio
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Prima di far effettuare una verifica con l'etilometro a un automobilista, le forze dell'ordine devono sempre chiarire alla persona fermata che può richiedere la presenza del proprio avvocato durante la prova. Un'eventuale dimenticanza nel ricordare questo diritto annulla, di fatto, i risultati della prova, compresi gli effetti penali previsti dalla legge in caso di rifiuto del soggetto a eseguirlo. Lo ha stabilito la sentenza 29081 del 2018 dalla IV sezione penale della Corte di Cassazione.

Nel caso preso in esame, è stata riformata una sentenza della Corte di Appello di Trieste che aveva condannato un automobilista a 8 mesi di carcere e a 1.800 euro di ammenda per essersi rifiutato di effettuare l'alcol test, proprio per «vizio di motivazione del provvedimento, in relazione al mancato avviso al ricorrente della facoltà di farsi assistere da un difensore nel momento in cui venne formalizzata la richiesta di effettuare il test alcolemico tramite etilometro».

Alla luce di questo pronunciamento un conducente sarà penalmente punibile per il rifiuto al controllo del livello di alcol nel sangue solo nel caso sia stato previamente avvisato della facoltà di farsi assistere da un difensore, che assurge al rango di elemento imprescindibile dell'intera procedura di verifica.

 
Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 19:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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