Verbale Usl sbagliato: odissea di 3 mesi all'Inps, invalida ancora in attesa

Domenica 14 Ottobre 2018 di Fulvio Fioretti
Verbale Usl sbagliato: odissea di 3 mesi all'Inps, invalida ancora in attesa
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VITTORIO VENETO - Per una frase sbagliata sul verbale di accertamento dell'handicap non può usufruire dei benefici fiscali previsti dalle normative nazionali e regionali che prevedono l'esenzione del bollo auto, passaggio di proprietà gratuito e l'acquisto di una vettura idonea a trasportare la moglie invalida al 100%. È un'odissea quella che sta vivendo S. B. di San Giacomo di Veglia. La moglie è costretta sulla sedia a rotelle dopo un infarto e un'operazione al cuore.
Da agosto aspetta una risposta dall'Inps che sbloccherebbe la situazione. S.B. ha la necessità di acquistare un'auto adeguata al trasporto della moglie per visite e cure. Trovata d'occasione, ordinata, è ferma in concessionaria, ma non può ritirarla per un inghippo amministrativo quasi kafkiano. «Il verbale rilasciato dall'Usl per l'Inps con il quale viene riconosciuta l'invalidità di mia moglie, riconosciuta portatore di handicap in situazione di gravità per la quale sono previste le agevolazioni, - racconta S.B. - contiene subito dopo anche la frase l'interessato non possiede alcun requisito tra quelli di cui all'art. 4 DL 9 febbraio 20121 n.5 che permette le agevolazioni. Per cui non viene consentito all'agenzia delle Entrate di attivare quanto mi spetta per legge. Un controsenso. Sono stato a Conegliano, a Pieve di Soligo e Treviso: mi dicono che ho ragione, che la frase è sbagliata sullo stampato, ma che le carte, il verbale, sono finite all'Inps di Roma perché nei nostri uffici non è possibile modificare la frase del modulo. Ho inviato la richiesta di integrazione del verbale di accertamento, ma non ho ricevuto nessuna risposta. Non so a che santo votarmi».
LA RICHIESTA
S.B. ha cercato di spiegare in tutte le sedi, di poter avere almeno una autorizzazione provvisoria: «Tutto è a Roma. Ho l'auto ferma in concessionaria, ho già pagato la caparra, me la tengono ancora gentilmente in attesa che la situazione si sblocchi. Se non arrivano le risposte e l'integrazione che annulla la dicitura beffarda per l'agenzia delle Entrate, devo pagarla per intero: oltre 3mila euro. Abbiamo già spese altissime in famiglia per le cure: recuperare l'Iva, non pagare bollo e passaggio di proprietà sarebbe molto. Ma soprattutto mi consentirebbe di avere un mezzo idoneo a trasportare mia moglie che deve affrontare terapie per la sua invalidità. Quando ha avuto l'infarto è stata sottoposta ad un intervento che l'ha mantenuta in vita a costo di una invalidità permanente. Ho dato tutte le cartelle mediche agli avvocati e vedremo se ci sono state responsabilità».
Fulvio Fioretti
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Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 08:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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