TREVISO - «Goldin? Il poeta del marketing. Scrive delle pappardelle infinite. Però dietro questo slancio spirituale c'è sempre il fatturato». Una buona parola non si nega a nessuno. E così lo Sgarbi-Day tra l'arte trevigiana inizia con due ore di ritardo, qualche querelle e un po' di stilettate sul patron di Linea d'Ombra, su De Poli, «uno antico, con cui ho parecchio discusso» e sul sindaco che «da buon renziano, mette insieme tutti». Tabarro scuro, look sempre più alla Daverio, il critico d'arte ferrarese si è concesso un fuori programma nella Marca prima di andare a Belluno dove, in serata, era atteso al Teatro Comunale il suo spettacolo su Caravaggio. Passando infine per Pordenone, In cui presto porterà una mostra. «Se qualcuno mi invitasse verrei pure a Treviso. Io non sono per le esclusive come Marco, se qualcuno mi propone un progetto sensato io ci sto. E' il mio lavoro».
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