Adescato su internet, violentato a 15 anni: tenta per due volte il suicidio

Mercoledì 13 Febbraio 2019 di Denis Barea
Adescato su internet, violentato a 15 anni: tenta per due volte il suicidio
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MONTEBELLUNA - Dopo essersi confidato con la sorella, che aveva notato il suo sguardo stralunato, l'abuso sessuale è diventato orribilmente vero, troppo straziante per essere sopportato da un 15enne. E così il ragazzino, sconvolto, ha tentato per due volte di togliersi quella vita, farla finita. Troppo lacerante la ferita lasciata aperta dall'uomo nero che lo aveva adescato su internet e poi lo aveva pagato per fare sesso orale. Ci sono voluti quasi 4 anni al ragazzino, di origine straniera e residente a Treviso, per girare pagina e provare a mettersi alle spalle lo squallore della serata trascorsa con quel 50enne, noto imprenditore del Montebellunese, che per 100 euro si era comprato il diritto usargli violenza. 
WEB TRADITORE
Tutto sarebbe nato da un contatto avvenuto in un sito internet di incontri per adulti a cui il ragazzino era arrivato su suggerimento di alcuni amici. Non aveva abbastanza esperienza per non cadere nella trappola tesa dall'imprenditore e da un altro uomo, di Pordenone, che è uscito dal processo, patteggiando 11 mesi. Ora di quegli abusi deve rispondere il 50enne che, pur avendo ammesso le proprie responsabilità ha deciso di affrontare il dibattimento, per difendersi dall'accusa di sfruttamento della prostituzione minorile. A dare un nome e un volte al predatore sessuale gli inquirenti sono arrivati grazie al racconto del 15enne. «Mi ha portato in una specie di capannone e ha detto che lui era il proprietario di quel posto». Una traccia fin troppo facile da seguire.
IL DRAMMA
I fatti sono accaduto nel giugno del 2015. Poco più di un mese dopo è arrivata la confessione ad una delle due sorelle. Poi il primo tentativo di suicidio: lo trovano in casa, privo di conoscenza con in corpo un cocktail di farmaci. Le sue condizioni non preoccupano i medici. Per la famiglia però è un altro choc: è chiaro che ha provato a togliersi la vita. Lo rifarà a gennaio del 2016, questa volta con l'insulina. Soffre di diabete ed è abituato a farsi da solo le iniezioni per stabilizzare i livelli glicemici ma quel giorno, è il 21 gennaio, se ne inietta in corpo una dose abbastanza elevata da uccidere. Questa volta si salva per miracolo. Da allora il ragazzo ha dovuto affrontare un lungo percorso di cure mediche, terapie psichiatriche e due anni in una comunità per adolescenti in difficoltà. Oggi sta meglio, è tornato a frequentare la scuola, è tornato in contatto con gli amici. E' tornato, anche se è costato fatica, a vivere.
 
Ultimo aggiornamento: 12:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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