Vigneti accanto all'asilo di Roncade. I genitori: «Pronti a ritirare i figli»

Domenica 3 Marzo 2019 di Mauro Favaro
L'ASILO La scuola è al centro del nuovo caso
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RONCADE - I vigneti arrivano a ridosso della scuola. E tra i genitori scoppia la rivolta per il timore che i trattamenti possano incidere negativamente sulla salute dei piccoli alunni. Accade nell’asilo inserito nel programma H-International School di H-Farm. Dopo il trasloco da Olmi, dallo scorso settembre 43 bambini tra i tre e i sei anni hanno iniziato a frequentare la nuova struttura di via Piovega a Roncade. L’edificio si trova proprio in mezzo alla campagna, circondato da ettari di vigneti di proprietà della Cattolica assicurazioni. Qui si producono soprattutto vini rossi. Non Prosecco. Ma le paure non sono diverse da quelle che attanagliano le colline trevigiane. Tanto che alcuni genitori hanno chiesto di spostare l’asilo altrove o, almeno, di adottare stringenti misure di sicurezza per quanto riguarda i trattamenti sui vigneti. Se non cambierà nulla, sono pronti a ritirare i propri figli.
 
«VOGLIAMO CERTEZZE»
«Dire che siamo scontenti è un eufemismo -mette in chiaro una mamma- stiamo parlando di una struttura che ospita bambini molto piccoli. E’ facile comprendere l’estremo livello di vulnerabilità fisica. Ci sono centinaia di ettari che sono trattati con pesticidi di sintesi. Una situazione del genere imporrebbe la massima prudenza. Ancor di più se si paga una retta di 9mila euro l’anno. Fermo restando che i soldi non c’entrano: tutti i bambini devono vivere in un ambiente sicuro. Non vorremmo essere costretti a ritirare i nostri figli. Sarebbe una pena visto che non abbiamo nulla da ridire sulla qualità dell’insegnamento».
AZIONE COMPATTA
I genitori si sono già mossi scrivendo a H-Farm, al Comune, al prefetto e anche al Corpo forestale. Per prima cosa hanno chiesto la conversione dei vigneti attorno all’asilo a viticoltura biologica certificata. «Dalla prossima stagione agricola verranno utilizzati unicamente i prodotti ammessi dall’agricoltura biologica –è il succo della risposta arrivata da H-Farm– questa tipologia di prodotti verrà utilizzata all’interno di una fascia di 50 metri. E restiamo a disposizione per valutare eventuali campagne di monitoraggio». Le famiglie speravano che la conversione al biologico fosse certificata. Per questo non si sono fermate e hanno chiesto di togliere i filari almeno fino a 50 metri dal confine dell’asilo. Per il momento, però, H-Farm ha fatto loro sapere di considerare sufficiente una siepe alta tre metri e l’utilizzo nei trattamenti di atomizzatori antideriva. Anche il Comune predica calma.
IL COMUNE
«Abbiamo adottato un regolamento specifico sulla gestione dei prodotti fitosanitari (che li vieta a meno di 30 metri dalle scuole, ndr) –specifica il sindaco Pieranna Zottarelli– e manteniamo la sorveglianza sempre molto alta». Per i genitori, però, non è sufficiente.
Ultimo aggiornamento: 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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