Quell'oasi per i cani: «Qui cure gratis per chi non può permetterselo»

Domenica 24 Giugno 2018 di Laura Bon
Quell'oasi per i cani: «Qui cure gratis per chi non può permetterselo»
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MONTEBELLUNA - La sede è una casa di campagna in via General Fiorone, a Caonada, dove alcuni soci e in particolare Sebastiano Guzzardi, che è il presidente, fanno funzionare l'associazione Gioia onlus. La gioia è, infatti, il sentimento che respiri fra i promotori e ai destinatari dell'intervento: i cani. Davvero inconsueto il progetto della onlus. Che non è né un canile né una pensione per cani. «Noi vogliamo - spiega Sebastiano - costruire un progetto che ci consenta di aiutare quelle famiglie che, avendo perso il lavoro o essendo in difficoltà economiche, non sono in grado di affrontare le spese veterinarie per i propri cani. Se riusciremo ad aiutare due famiglie al mese saremo contenti». Il progetto è nato lo scorso marzo e ora è salpato dopo aver superato le varie difficoltà di carattere  burocratico. Intende appoggiarsi sulle donazioni che arriveranno dai simpatizzanti. «Vogliamo organizzare una festa al mese -continua Sebastiano- in occasione della quale raccogliere i fondi. Già una prima ha avuto luogo e i partecipanti ci hanno dato soddisfazione». Ma come evitare di risultare vittime di qualcuno che voglia approfittare della cosa? «Ovviamente -precisa Sebastiano- noi non diamo i soldi alle persone, ma paghiamo le spese del veterinario. Abbiamo effettuato una convenzione con la clinica San Marco di Padova, che appena ha saputo del progetto lo ha appoggiato». Nella proprietà ci sono già alcuni cani, quelli dei soci. I donatori possono, gratuitamente, trascorrere del tempo in quella che è una vera e propria oasi, con i propri animali. E lo stesso potrà accadere, a esempio, per i dipendenti di aziende che decidano di appoggiare con donazioni, completamente scaricabili, il progetto. L'onlus ricambierà infatti accogliendo i cani. «A realizzare l'idea -spiega Sebastiano- sono stato spinto dalla volontà di fare qualcosa per gli altri, qualcosa di bello. Infatti, sono arrivato a 40 anni, non ho avuto la possibilità di avere figli e credo che un'azione del genere possa aiutarmi lasciare un segno. Da quando sono partito mi sono trovato attorniato dalle persone più belle e ho conosciuto un mondo che non credevo esistesse». Quello di chi ama gli animali e li vuole proteggere, insomma.
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