Rivoluzione in sala operatoria: stop all'operazione a cuore aperto, ora la valvola si "punge"

Venerdì 10 Novembre 2017
Rivoluzione in sala operatoria: stop all'operazione a cuore aperto, ora la valvola si "punge"
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CONEGLIANO - L'Unità Operativa di Cardiologia dell'Ospedale di Conegliano, diretta dal dr. Roberto Mantovan, ha eseguito nei giorni scorsi un intervento di valvuloplastica aortica percutanea, utilizzando un approccio innovativo.

«La valvuloplastica aortica - spiega il primario - è un intervento che si rende necessario nei casi di stenosi aortica severa, una malattia degenerativa della valvola aortica sempre più frequente nella popolazione anziana, che causa un grave peggioramento della qualità di vita e un elevato rischio di scompenso cardiaco, talora irreversibile. La valvuloplastica - precisa - permette di dilatare la valvola, senza la necessità di un intervento chirurgico a cuore aperto, ma semplicemente attraverso la puntura di un'arteria, attraverso la quale un pallone miniaturizzato viene portato fino al cuore e gonfiato per aprire la valvola stenotica. L'arteria usata - aggiunge - è generalmente l'arteria femorale, per le sue grosse dimensioni e la facilità di puntura: questo approccio porta con sé un elevato rischio di emorragia e un lungo tempo di allettamento successivo alla procedura».

Per ridurre tali rischi, considerando l'età avanzata della paziente e la necessità di assumere una terapia anticoagulante orale, i cardiologi di Conegliano hanno eseguito l'intervento in anestesia locale, utilizzando l'arteria radiale, punta a livello del polso, in modo da evitare rischi di sanguinamento.
La paziente è stata messa in poltrona già poche ore dopo l'intervento, ed ha potuto riprendere la terapia. Questo approccio, inoltre permette una dimissione precoce e un rapido rientro alla vita normale
».
Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 09:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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