TREVISO (22 aprile) - Probabilmente l'incubo di ogni giocatore: fare la grattata fortunata, mettere a segno una vincita milionaria, ma non rendersene conto e gettare il biglietto fortunato tra le cartacce. Da quindici giorni lo anche per Amedeo Pierotti, operaio 51enne di San Fior che ha messo a segno una vincita milionaria, ma per una svista ha buttato il biglietto vincitore nel cassonetto dei rifiuti.
«Non riesco a dimenticarlo - spiega Pierotti - compro altri gratta e vinci per tentare la fortuna, ma mi torna in mente sempre quel biglietto. Sono demoralizzato e da una settimana sono anche in malattia».
Lo scorso due aprile il lavoratore, impiegato in un'azienda di Zoppè di San Vendemiano, acquista un gratta e vinci "Turista per sempre" da 5 euro alla ricevitoria di Luisella Beltramin in piazza Marconi a San Fior. Dall'argento emergono due scritte «Turista per sempre» che attestano la super vincita: 200mila euro subito, più 6mila euro al mese per 20 anni e 100mila euro di bonus finale.
«Ero convinto che per vincere fosse necessario il tris e non bastassero due scritte. Così sono uscito dal tabacchi e l'ho gettato tra le cartacce». A distanza di quindici giorni, l'uomo torna al tabacchi e, parlando di vincite e del nuovo gratta e vinci, inizia ad emergere qualche dubbio. Quando è chiaro che il biglietto cestinato sarebbe stato quello fortunato, Amedeo informa la tabaccaia «Il biglietto fortunato ce l'avevo in mano io» e da allora non sa darsi pace.
Inutile cercare il biglietto cestinato, ormai è passato troppo tempo. «Compro qualche altro biglietto, per tentare, ma non credo che mi capiterà un altro colpo simile» conclude. Con la grattata fortunata la dea bendata gli aveva assegnato 1milione e 740mila euro che certo, se non bastano a comprare la felicità, di sicuro aiutano. «Mi dispiace per lui - spiega Amelia, la madre della titolare della ricevitoria -. Per vincere il premio massimo sono sufficienti due scritte; non ne servono altre».
Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 19:18
«Non riesco a dimenticarlo - spiega Pierotti - compro altri gratta e vinci per tentare la fortuna, ma mi torna in mente sempre quel biglietto. Sono demoralizzato e da una settimana sono anche in malattia».
Lo scorso due aprile il lavoratore, impiegato in un'azienda di Zoppè di San Vendemiano, acquista un gratta e vinci "Turista per sempre" da 5 euro alla ricevitoria di Luisella Beltramin in piazza Marconi a San Fior. Dall'argento emergono due scritte «Turista per sempre» che attestano la super vincita: 200mila euro subito, più 6mila euro al mese per 20 anni e 100mila euro di bonus finale.
«Ero convinto che per vincere fosse necessario il tris e non bastassero due scritte. Così sono uscito dal tabacchi e l'ho gettato tra le cartacce». A distanza di quindici giorni, l'uomo torna al tabacchi e, parlando di vincite e del nuovo gratta e vinci, inizia ad emergere qualche dubbio. Quando è chiaro che il biglietto cestinato sarebbe stato quello fortunato, Amedeo informa la tabaccaia «Il biglietto fortunato ce l'avevo in mano io» e da allora non sa darsi pace.
Inutile cercare il biglietto cestinato, ormai è passato troppo tempo. «Compro qualche altro biglietto, per tentare, ma non credo che mi capiterà un altro colpo simile» conclude. Con la grattata fortunata la dea bendata gli aveva assegnato 1milione e 740mila euro che certo, se non bastano a comprare la felicità, di sicuro aiutano. «Mi dispiace per lui - spiega Amelia, la madre della titolare della ricevitoria -. Per vincere il premio massimo sono sufficienti due scritte; non ne servono altre».
