TREVISO - «Ieri sera eravamo lì, proprio tra quelle bancarelle». C'è sgomento e paura tra i cinquanta studenti delle classi quinta H e quinta M del Liceo Scientifico Da Vinci di Treviso in gita a Berlino. L'inferno scoppiato nel mercatino di Breitscheidplatz, a poca distanza da viale Kurfuerstendamm e dalla splendida Gedaechtniskirche, la Cattedrale del Ricordo, li ha sorpresi mentre si accingevano a godersi le bellezze della capitale tedesca, città giovane per eccellenza, meta di ragazzi da tutto il mondo, addobbata a festa per il Natale. Un luogo magico dove passare qualche giorno prima del ritorno a casa e della pausa per le vacanze natalizie. Ma dopo la follia omicida scoppiata all'improvviso, dell'aria di festa è rimasto ben poco. Solo per un caso i ragazzi trevigiani non sono stati testimoni diretti del dramma.
Mentre il camion guidato dai due attentatori si lanciava a folle velocità tra le bancarelle di addobbi natalizi e le casette in legno tutte illuminate, erano allegramente a cena in un ristorante a una decina di chilometri di distanza, in un'altra zona della capitale.
Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 14:46
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