TREVISO - Il giallo delle lettere di esproprio. Nel corso dell'ultimo consiglio comunale l'assessore ai Lavori Pubblici Ofelio Michielan, parlando della pista ciclabile che collegherà Santa Bona Vecchia alla città, aveva sottolineato che per realizzarla non ci sarebbero stati espropri. Ma una famiglia adesso sventola una lettera ricevuta il 27 ottobre scorso in cui si parla dell'avvio di un procedimento di esproprio per messa in sicurezza del tratto destinato ad ospitare ciclisti e pedoni. E questo ha sollevato qualche malumore, molte perplessità e una violenta polemica scatenata dall'ex consigliere comunale Enrico Renosto.
Da Ca' Sugana però Michielan aggiusta il tiro: «Quella lettera si riferisce a un progetto superato - spiega - quando ancora si pensava di lavorare su un solo lato della strada. Ma poi abbiamo rivisto la cosa, anche su insistenza del sindaco, proprio per non effettuare espropri. Adesso andremo ad agire sia a destra che a sinistra della sede stradale, recuperando spazio da entrambi i lati ed evitando così ogni problema».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Da Ca' Sugana però Michielan aggiusta il tiro: «Quella lettera si riferisce a un progetto superato - spiega - quando ancora si pensava di lavorare su un solo lato della strada. Ma poi abbiamo rivisto la cosa, anche su insistenza del sindaco, proprio per non effettuare espropri. Adesso andremo ad agire sia a destra che a sinistra della sede stradale, recuperando spazio da entrambi i lati ed evitando così ogni problema».