Porte chiuse per mezzo secolo, ma adesso la chiesa di Santa Augusta apre le porte agli sposi

Lunedì 12 Agosto 2019 di Pio Dal Cin
La sposa con le damigelle per la foto di rito sul sagrato della chiesa di Santa Augusta: sullo sfondo Serravalle
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VITTORIO VENETO (TREVISO) - La famosa pieve di Santa Augusta, icona di Vittorio Veneto, è tornata ad aprire i suoi battenti sabato per celebrare un matrimonio. Il primo in assoluto dopo quasi mezzo secolo. Gli sposi, una coppia di tedeschi Stefan e Gabriele Beck, sono arrivati in tarda mattinata in cima alla collina che domina Serravalle, dove sorge la chiesa di Santa Augusta. Il matrimonio, con una sessantina di invitati, è stato celebrato da don Michele Favret, parroco di Serravalle, a mezzogiorno in punto.
 «Posso testimoniare che erano decenni che non si vedeva un matrimonio quassù», ha affermato un’ottuagenaria signora di Vittorio Veneto. Il parroco non ha confermato, nè smentito la notizia, abbottonato nel più totale riserbo. Dopo le nozze e le foto di rito con amici e parenti la coppia e tutti gli invitati si sono intrattenuti nel ristoro Santa Augusta, gestito dal signor Bruno De Negri, fino alle 14 circa. Il fatto che questa giovane coppia tedesca abbia scelto un sito così particolare per promettersi amore eterno è un bel segnale. Da Vittorio Veneto gli sposini si sono spostati a Villa Luppis per il pranzo di nozze. «Posso solo dirle che è stata una cerimonia da favola - ha dichiarato la signora Stafania Luppis titolare del locale - Un’unica tavolata con cinquecento candele, e alla fine i fuochi d’artificio nel giardino. Non avevo mai visto una cosa così in trent’anni di gestione del locale. Sembrava la scena di un film, tutti avevano degli abiti sontuosi, una cosa veramente unica».
San’Augusta di Vittorio Veneto, è patrona insieme San Tiziano. Una storia, la sua, molto triste, cruda, ma densa di significato, soprattutto per i più religiosi. Per i vittoriesi rappresenta uno dei punti fermi nella tradizione e della fede da secoli. Ogni anno le viene dedicata una grande festa. La Santa nasce nella frazione di Piai di Fregona nel 410 d.c. Augusta era figlia di Matrucco, capitano visigoto del noto Re Alarico, che appena giunto in Italia e nella Marca si autoproclamò a sua volta Re facendo costruire una fortezza inespugnabile sul monte Marcantone, presso l’attuale Serravalle. La giovane Augusta venne più volte imprigionata, torturata a causa della sua fede cristiana e della sua dedizione a coloro che venivano perseguitati dal padre, che finì per decapitarla. Per il suo coraggio e la misericordia dimostrata, Santa Augusta è ricordata due volte nel calendario: il 27 marzo si ricorda il ritrovamento delle sue reliquie durante il restauro del santuario nel 1450, l’altra data importante è il 22 agosto. Le spoglie della Santa si trovano oggi nel santuario dietro l’altare dove vi è una pietra forata di origini antichissime. Se vi infilerete la testa, pregando la Santa, si dice che ogni mal di testa passerà. 
Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 09:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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