Treviso. Dottoressa di 29 anni si uccide
in casa dopo una relazione finita male

Venerdì 3 Settembre 2010 di Marco Aldighieri
Leonora Martino in un momento di felicità
TREVISO (3 settembre) - Una giovane vita stroncata per una delusione d’amore. Un momento di debolezza, un po’ di solitudine e quell’uomo che non poteva pi stringere tra le braccia. Troppo dolore e angoscia in una volta sola. L’idea di farla finita le avviluppa la mente. É un attimo. Leonora Martino, 29 anni, afferra alcuni metri di nastro per confezionare i grandi pacchi e si impicca nel soggiorno di casa.



La specializzanda in radiologia all’ospedale di Padova, originaria di Orsago (Treviso), si è tolta la vita, l'altro ieri sera, nella sua elegante abitazione di galleria Tito Livio 7 in pieno centro storico. Doveva incontrarsi intorno alle 20.30 con un’amica dottoressa per andare al ristorante. Due chiacchiere in compagnia durante il festoso mercoledì sera universitario. Invece Leonora a quell’appuntamento non è mai arrivata. L’amica, preoccupata, dopo aver ripetutamente suonato al campanello di casa ha deciso di chiamare un amico di famiglia della giovane radiologa. Un trentacinquenne padovano, commerciante di mobili proprio nel Trevigiano, di cui Leonora si fidava ciecamente tanto da lasciargli le chiavi del suo appartamento. Il giovane appena avvisato è rientrato subito da Mestre, dove stava trascorrendo la serata, e si è recato in galleria Tito Livio. Aperta la porta si è trovato davanti agli occhi, nel pulito e ordinato soggiorno, l’amica del cuore morta.



É da poco passata la mezzanotte. Disperato ha provato a soccorrerla, ma inutilmente.

Nell’abitazione, pochi minuti dopo, sono arrivati i medici del Suem 118 e i carabinieri della stazione di Prato della Valle. Leonora non ha lasciato traccia del suo gesto. Nessun biglietto. Solo un computer portatile che i militari hanno sequestrato per visionarne il contenuto, in cerca del movente del suicidio. I carabinieri, in un secondo momento, hanno ascoltato una serie di amici di Leonora e da una prima ricostruzione dei fatti sembra che la giovane dottoressa stesse attraversando un periodo di depressione a causa di una separazione.



La radiologa, arrivata a Padova per studiare medicina nel 2001 dopo essersi diplomato al liceo classico Marconi di Conegliano. Da qualche tempo, raccontano gli amici, frequentava un medico dell’ospedale civile.
Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 23:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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