TREVISO - A giudizio per diffamazione. Perchè sulla piazza virtuale di Facebook aveva postato commenti diretti, sostenendo che quel venditore di energia era, in verità, un ladro.
Perchè sempre più spesso i furti a ripetizione creano un diffuso clima di allarme sociale. È il caso di P.M. - difesa dall’avvocato Malfa del foro di Padova - casalinga che il 17 giugno del ‘16 ha sentito suonare il campanello. Uscita dal portone è stata bloccata al cancello e trattenuta con insistenza da un venditore di energia elettrica che le suggeriva di passare ad altro fornitore in quanto avrebbe alla fine ottenuto un bel risparmio in bolletta. La donna ha pensato che si trattasse di una trappola e che quell’uomo non fosse affatto un venditore quanto, piuttosto, un volgare ladro che la tratteneva al cancello per permettere a un complice di fare il giro della casa, penetrare da dietro, e portare via quanto trovava. Una volta salva ha deciso di rendere pubblico, postando con dovizia di particolari e foto, quanto le era successo. Da qui la denuncia presentata dal professionista, difeso dall’avvocato Cravotta del foro di Venezia, che alla fine ha rimesso la querela.