Insulti e veleni anonimi, i "normali"
contro Astoria sponsor Gay pride

Giovedì 16 Giugno 2016 di Paolo Calia
Insulti e veleni anonimi, i "normali" contro Astoria sponsor Gay pride
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TREVISO -  Una lettera anonima, non tanto di minacce, quanto di velati insulti scritti in un italiano claudicante, è arrivata ieri  sede di Astoria, azienda leader del prosecco, fra i principali sponsor del Gay Pride che andrà in scena sabato nel capoluogo. E proprio la scelta di accostare un nome così famoso per l'imprenditoria trevigiana a una manifestazione tanto particolare non è piaciuta per niente a un gruppo di ignoti contestatori che si è firmato "I normali".

«Il prossimo 18 giugno sarete schierati con il Gay Pride - si legge nella lettera - niente razzismo ma una semplice constatazione. Le cose particolari sono sempre avvezze di particolarità in special mondo nei prodotti alimentari. Ci sorgono dubbi nella gestione». Il significato, a dire il vero, non è chiarissimo. I "normali", che alludono forse a una gestione discutibile nella produzione del vino, di certo non hanno gradito la sponsorizzazione.

Ad Astoria hanno saputo ribattere con classe. Senza alcun timore hanno pubblicato la foto della lettera sul loro profilo Facebook accompagnandola con un commento garbato quanto tagliente: «Condividiamo questa lettera che ci è arrivata in azienda, per ribadire, a chi non l'avesse capito, che in Astoria non dividiamo il mondo in normali o particolari, ma in singole persone, con nome e cognome, da rispettare sempre e comunque anche quando hanno comportamenti, colore, cultura diversi dalla nostra. Quindi, signori normali, passate a trovarci, a visitare la cantina e a conoscerci di persona. Sarete benvenuti anche voi!».
Ultimo aggiornamento: 17:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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