Bomba d'acqua, torrente sventra il b&b: i bimbi autistici se n'erano appena andati

Lunedì 27 Agosto 2018 di Alberto Beltrame
Il bed&breakfast "Ca' del Ciliegio" a Sarmede sventrato da un torrente in piena (Stefano Covre per Nuove Tecniche)
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SARMEDE - A volte non si sa se sentirsi fortunati o sfortunati. Nessuno si è fatto male, è già un piccolo miracolo, ma se un fiume scambia la tua casa per il suo letto e ci riversa sassi e pietre, è un po’ più difficile farci su tanta filosofia. E così è successo l’altra notte all’architetto Gianni Ulgelmo e alla moglie Marta, psicologa comportamentale, che hanno trasformato la loro bellissima villetta immersa nella natura di Sarmede, in un bed & breakfast oltre che in un centro dove organizzare corsi e convegni. L’hanno chiamata Ca’ del Ciliegio. 

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PIOGGIA DI ROCCE Proprio qui, in via Borgo Chiari, c’erano fino a poche ore prima del “diluvio universale” alcuni ragazzi autistici, 35 persone compresi genitori e operatori, che avevano partecipato al Proaba Summer Camp, una delle varie iniziative che Gianni e Marta hanno sostenuto dopo aver fondato l’Associazione Borgo dei Chiari Onlus, con sede proprio nella capitale dell’illustrazione dell’infanzia. Nelle scorse notti Gianni, vista la presenza di tanti ospiti, tra cui anche i ragazzi del Camp, aveva dormito, assieme a sua moglie e a suo figlio, anche al pianterreno, proprio dove ieri notte hanno fatto irruzione le quintalate di detriti scese a valle quando uno dei piccoli torrenti a monte ha esondato. «Fortuna non ho dormito giù, altrimenti avrei rischiato la pelle - racconta Gianni Ulgelmo -. Era circa l’una e mezza e abbiamo sentito un botto: era la porta laterale. Era stata sfondata dalle rocce e dall’acqua. Le altre erano tutte chiuse, si aprono dall’interno, e il livello è subito salito ad oltre un metro e trenta. Era una scena surreale: il torrente, invece di seguire il suo alveo, che fa una curva a novanta gradi proprio a ridosso della nostra casa, aveva riempito di rocce il suo corso e da lì era saltato oltre l’argine, arrivando dritto su lato del B&B. Quando sono riuscito ad aprire una delle porte, ci ho messo quasi mezz’ora, vedevo scorrere il torrente nel mio soggiorno. Una scena impressionante». Rocce e sassi sono stati trascinati dall’acqua prendendo varie direzioni, attraversando il bosco e finendo dritti nell’abitazione di Gianni e Marta. L’acqua è salita sulle pareti in ogni stanza del primo piano per poi scendere in rapidità, una volta trovata una via di sfogo, lasciando a terra un letto di detriti. «Non so cosa sarebbe accaduto se fosse successo qualche ora prima, quando in casa c’erano tutte quelle persone, compresi i ragazzi, o nelle notti precedenti. Ora non ci resta che lavorare sodo e rimetterci in piedi: ce la faremo, so che possiamo contare sull’aiuto di tante persone» spiegava ieri pomeriggio l’architetto, subito messosi al lavoro, dopo esser stato raggiunto da vigili del fuoco e carabinieri, per salvare il salvabile, ben poco, in effetti, almeno al primo piano. 

TUTTO DA BUTTARE Ieri mattina anche qualche chilometri più in là, nella zona di via dei Sarmati, si sono viste scene di disperazione.

L’acqua era scesa direttamente dai campi andandosi a infilare nei garage e negli scantinati. «Ci siamo trovati in casa anche un cassonetto della Savno, pieno di pannolini - racconta un residente -. Era già successo nel 2002: avevamo buttato tutto, ora ci tocca farlo di nuovo». Si perchè non è tanto l’acqua, quanto il fango, a rendere tutto irrecuperabile. Lo sanno bene anche i residenti di via Carniel, a Cordignano, dove alcune auto sono finite addirittura l’una sopra l’altra. «Sono entrambe mie - spiegava ieri mattina, ancora frastornata, la proprietaria -. Speriamo che ci diano una mano per risollevarci, perchè i danni sono tanti e soldi per ricomprarci mobili e auto non ne abbiamo».

Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 16:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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