Tenny, la gatta dell'ospedale fa vincere un premio all'Ulss

Domenica 15 Luglio 2018 di Annalisa Fregonese
Tenny, la gatta dell'ospedale fa vincere un premio all'Ulss
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ODERZO (TREVISO) - Dall'ospedale proprio non si vuole staccare. Tenny, gattina meticcia arrivata non si sa come a Oderzo, ha fatto della struttura sanitaria la sua casa. Spesso sta in attesa davanti all'ingresso principale. Quasi si aspettasse di veder uscire qualcuno, forse il suo padrone, come faceva Hachiko, il cane del film con Richard Gere: la storia vera di un cane che, nonostante il padrone fosse morto, lo aspettò per anni davanti alla stazione. Carmen D'Angelo, impiegata all'ufficio cassa, Tenny se l'era portata a casa, offrendole l'affetto di una famiglia. Niente da fare, fra le mura domestiche la gattina diventava sempre più triste, Carmen suo malgrado ha dovuto riportarla in ospedale. Perché il mondo di Tenny è questo. Tanto che adesso l'Accademia dei Gatti Magici ha deciso di premiare l'Ulss 2 Marca Trevigiana per l'adozione di questa micetta che, accudita dal personale, regala coccole e sornioni ron-ron a chi le si avvicina.

 
L'ARRIVO
Tenny è arrivata al presidio di via Luzzatti lo scorso autunno. Sembrava uno dei tanti randagi, invece è diventata presenza fissa. «All'inizio racconta Carmen D'Angelo, che si è presa cura di lei era molto diffidente, non si lasciava avvicinare. Poi, quando ha capito che di me e di altri si poteva fidare, è diventata più disponibile. Amo i gatti perciò ho pensato di portarmela a casa. Ma non c'è stato verso, Tenny non mangiava più, era depressa. Ho dovuto far marcia indietro. Come mamma adottiva ci sono rimasta male, ma la volontà di Tenny è stata questa, perciò l'ho rispettata». Adesso Tenny, il suo nome è mutuato da tenacia, sta quasi sempre davanti alla portineria. Sdraiata sul marciapiede, non si scomoda al passaggio delle persone. Non ha paura, non si ritrae. Accetta volentieri una carezza sulla pelliccia folta e lucida, una grattatina sulla pancia, ricambiata con fusa e rotolii. Spesso fissa speranzosa l'ingresso con i suoi dolci occhioni. È abile cacciatrice: l'hanno vista catturare delle lucertole, non disdegna qualche topolino di campagna. È felina intelligente: il suo spazio è rigorosamente all'esterno, mai una volta che sia entrata in uno dei padiglioni. Tenny è ora la mascotte dei dipendenti, è ufficialmente la gatta dell'ospedale, una celebrità. C'è chi le ha procurato una cuccia, collocata nel giardinetto in modo che si possa riparare. Chi provvede a crocchette e bocconcini.«Attraverso l'Enpa (Ente nazionale protezione animali, ndr.) prosegue Carmen Tenny è stata sterilizzata. Ci sono persone generose che per lei lasciano in portineria un sacchetto di crocchette o una scatoletta di carne». 
L'ACCADEMIA
Alcune settimane fa Il Gazzettino ha raccontato la storia di Tenny. Adesso è giunto all'Ulss 2 Marca Trevigiana il premio dell'Accademia dei Gatti Magici, un riconoscimento andato negli anni anche all'ex ministro Franco Frattini, ai giornalisti Vittorio Feltri e Sergio Zavoli, al cantautore Gino Paoli e all'entomologo Giorgio Celli. «Sono davvero felice, lo sono tutti i miei colleghi, il mio capo prosegue Carmen D'Angelo . Certo, è una piccola storia, ma sono quegli aspetti che rendono migliori le giornate di tutti». Dopo la vicenda della cagnolina che, nell'ambito del progetto Therapet, ha aiutato la ripresa di una paziente risvegliatasi dal coma all'ospedale di Treviso, arriva, dal presidio opitergino, un'altra commovente storia, a conferma di come le strutture sanitarie possano attivare percorsi di umanizzazione che includano anche i migliori amici dell'uomo.    «Lavoriamo intensamente per dare ai nostri assistiti cure di eccellenza e strutture all'avanguardia e questa è la nostra mission commenta il direttore generale Francesco Benazzi .  Fatta questa doverosa premessa, va ricordato sia che la nostra azienda si occupa anche, con i Servizi Veterinari,  degli animali e del loro benessere. Storie come quella di Oderzo, così come quella della cagnolina che al Ca' Foncello ha aiutato la sua padrona a riprendersi dopo il risveglio dal coma, sono la conferma dell'importanza dell'umanizzazione nelle cure e del ruolo che gli animali da affezione possono avere per il nostro benessere, psichico e fisico». La qualità della vita passa attraverso semplici storie che migliorano le giornate. Gli animali l'hanno capito prima di noi. 
Annalisa Fregonese
Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 13:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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