Tasse non pagate per un milione: l'assessore chiama uno a uno i debitori

Venerdì 29 Giugno 2018 di Mauro Favaro
Silvia Barbisan, assessore al Bilancio, ha iniziato a telefonare direttamente ai debitori
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VILLORBA - Un milione di euro. E forse anche di più. È il conto complessivo dei debiti accumulati soprattutto dalle aziende, ma anche da alcuni cittadini, nei confronti del Comune. La cifra è composta essenzialmente da Imu e Tasi non pagate nel corso del 2017. E ora la giunta del sindaco Marco Serena ha deciso di dire basta. Silvia Barbisan, assessore al Bilancio, ha iniziato a telefonare direttamente ai debitori. Uno a uno. È l'ultimo avviso. Dopodiché, implacabilmente, scatteranno le sanzioni.
 
IL PUNTO
«Dall'inizio dell'anno l'ufficio Tributi ha inviato 113 avvisi di accertamento per il mancato versamento di Imu e Tasi. In sei mesi di analisi abbiamo riscontrato un debito di circa un milione, soprattutto da parte di aziende, nei confronti del Comune fa il punto l'assessore gli uffici stanno lavorando con severità per stanare chi non ha versato il dovuto. Il recupero crediti vede in campo anche due avvocati, uno di Bologna e uno di Vittorio Veneto». La stessa Barbisan sta partecipando in modo diretto all'operazione avviata dal municipio per recuperare i soldi che mancano all'appello. «Siccome il recupero giudiziario comporta un aggravio di costi, ho deciso di coadiuvare personalmente gli uffici rivela ho cominciato, e lo farò per due volte alla settimana fino alla fine di luglio, a chiamare uno per uno i cittadini e le aziende che compaiono nella lista dei debitori importanti, spiegando loro come evitare ulteriori sanzioni o istanza di fallimento. Tendendo conto del fatto che la crisi economica non ha risparmiato il nostro territorio, cerchiamo di offrire una via d'uscita ragionevole». Detto questo, il Comune è anche convinto che alcuni imprenditori avrebbero potuto gestire meglio il momento di difficoltà. «Qualche azienda avrebbe potuto avere meno problemi se avesse fatto scelte più coraggiose nella gestione del patrimonio immobiliare evidenzia l'assessore penso, ad esempio, ai capannoni che ora generano solo costi. Avrebbero potuto essere abbattuti o riqualificati». Non è un esempio fatto a caso. Un paio d'anni fa la giunta Serena stanziò 100mila euro da suddividere in contributi per gli imprenditori che avessero deciso di demolire i propri capannoni svuotati dalla crisi. Ma non si fece avanti nessuno.

ULTIMO AVVISO
Ora la telefonata della Barbisan rappresenta l'ultimo avviso per chi non è in regola con i pagamenti. «Come amministrazione abbiamo l'obbligo etico di evitare che il debito di oltre un milione accumulato da pochi si trasformi in un danno per l'intera comunità conclude l'assessore perché il debito deve essere messo a bilancio nel fondo svalutazione crediti, bloccando l'avanzo di amministrazione che potrebbe essere usato per lavori pubblici e per migliorare i servizi ai cittadini».
Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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