«Le cure per mio figlio malato grave?
No, sono inutili, a lui ci pensa Allah»

Giovedì 6 Novembre 2014 di Claudia Borsoi
«Le cure per mio figlio malato grave? No, sono inutili, a lui ci pensa Allah»
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TARZO (Treviso) - «Quale religione dice di non curare il proprio figlio malato?» si chiede il sindaco di Tarzo, Gianangelo Bof, alle prese con un caso segnalatogli dall'assistente sociale. Un bimbo di 11 anni, nato in Italia ma figlio di magrebini, è ricoverato in ospedale dopo l'aggravarsi delle sue condizioni. Dev'essere sottoposto a visite e cure urgenti che il padre ostacola. «Rifiuta medici e infermiere donne. Se non cambierà denuncerò tutto al Tribunale per i minorenni».



Il bimbo soffre di una patologia legata al metabolismo, che nelle ultime ore si è aggravata tanto da richiedere cure ospedaliere, e trattamenti, a quanto risultata però ostacolati con fermezza dal padre. «Ha detto che a curare suo figlio ci pensa Allah - riferisce Bof -: ma quale religione dice di non curare il proprio figlio ammalato?».



Casi come questo si sono avuti anche in altri ospedali in Italia. Adesso il sindaco Bof vuole andare avanti e trovare una strada che possa aiutare il piccolo ammalato bisognoso di cure urgenti.



Ultimo aggiornamento: 11:40

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