CIMADOLMO - Un senso di inadeguatezza e di frustrazione. Cercava un'occupazione stabile, si arrangiava con qualche lavoretto con contratto a chiamata, ma la svolta, quella vera, non arrivava mai, per costruire il proprio futuro. Un'attesa, interminabile, snervante che lo aveva scaraventato giù, in basso, sul fondo del tunnel della depressione. Una spirale da cui non riusciva a uscire, trovare un sottile filo di speranza. Mercoledì l'ennesimo colloquio. Niente da fare. Ieri pomeriggio questo filo si è definitivamente spezzato con la scelta più tragica, quella ritenuta ormai inevitabile per porre fine ad una sofferenza che non aveva più fine. Sono passate da poco le 14.30 quando Giacomo Sanson, 24 anni, decide di farla finita nell'abitazione di via Campagnola, in cui viveva con i genitori. Una corda attorno al collo. Il buio. La fine...
Ultimo aggiornamento: 09:41
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