Sindaci sul Piave: «Apriamo il ponte in 8 giorni», ma per Anas serve un mese

Domenica 4 Novembre 2018 di Mauro Favaro
Sindaci sul Piave: «Apriamo il ponte in 8 giorni», ma per Anas serve un mese
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SUSEGANA - Otto giorni. Massimo dieci. Per una spesa tra i 100mila e i 150mila euro. Vincenza Scarpa, sindaco di Susegana, ieri ha riunito 23 sindaci trevigiani sulla sponda del Piave e dettato i tempi per ricongiungere la Marca, oggi spaccata in due, attraverso il ripristino e la riapertura del ponte Bailey tra Nervesa e Ponte della Priula, il bypass temporaneo che vedeva il passaggio di quasi 40mila mezzi al giorno, chiuso per i danneggiamenti causati dalla piena del fiume. «Il ponte ha resistito all'impeto dell'acqua. È stata danneggiata la viabilità alternativa (le rampe, ndr), di cui era prevista l'autodistruzione per evitare che fungesse da diga, provocando un'esondazione spiega Scarpa se viene confermato che la struttura principale è a posto, i miei tecnici hanno previsto che si può ripristinare tutto con questi tempi e con questi costi». 

 
I CANTIERIL'Anas si è già messa al lavoro. Per ora, però, si opera sulle sponde. Poi inizierà la conta dei danni. La stessa società, così come la Regione e la Provincia, ha detto che serviranno alcune settimane. Si parla di un mese. Anche Mom, la società delle corriere che ha stretto un accordo con Trenitalia per consentire ai propri abbonati di spostarsi tra Treviso e Vittorio Veneto usando anche i treni, ragiona su questo tempo. «Voglio che sia aperto prima. I cittadini e le attività non possono assolutamente sopportare un mese di chiusura incalza Scarpa sempre che si possa reperire il materiale per la ricostruzione in loco. Se verrà negata questa possibilità, i costi o i tempi potrebbero dilatarsi. Nel caso, meglio che aumentino i costi, perché una provincia spaccata in due non è sopportabile». «Come battuta aggiunge ho detto che se non si trovano questi 150mila euro possiamo anche metterli noi Comuni».
LA MARCA SPEZZATA
Una battuta, sì. Ma che rende bene l'idea dell'urgenza vissuta a Susegana. La stessa avvertita a Nervesa, dall'altra parte del fiume. Ieri il sindaco Fabio Vettori è arrivato a Ponte della Priula attraversando a piedi i cantieri del vecchio ponte, chiuso per i lavori di consolidamento che dovrebbero terminare ad aprile. E lo stesso hanno fatto Marco Della Pietra e Miriam Giuriati, sindaci di Spresiano e Casier. «Il ponte va ripristinato il prima possibile», conferma Vettori. Spresiano è sulla stessa linea. «Appoggiamo questa richiesta specifica Della Pietra Nervesa è un lembo di terra dove arriva il ponte. Il primo centro abitato che si incontra è quello di Spresiano. Le nostre attività commerciali stanno soffrendo. In questa occasione bisogna anche chiedere a gran voce la liberalizzazione dell'autostrada A27 dal casello di Silea a quello di Conegliano. L'ho detto in tempi non sospetti. Adesso arriverà anche la Pedemontana che porterà flussi di traffico maggiori. Se non si vuole continuare a cementificare costruendo nuove strade, la liberalizzazione dell'A27 è la cosa migliore». 
CASELLO LIBERO
Maserada è più che concorde: «Oggi tutto il traffico tra la Destra e la Sinistra Piave passa per il nostro ponte - dice il sindaco Anna Sozza - l'autostrada andrebbe resa gratuita almeno fino a quando non verrà ripristinato il Bailey». Un primo passo per poi puntare a far diventare la misura definitiva. Musica per le orecchie degli amministratori di Silea, paese che ospita il casello di Treviso Sud. «Siamo da sempre favorevoli alla cancellazione del pedaggio mette in chiaro Rossella Cendron oggi siamo davanti a un evento straordinario. Ma i nostri paesi sono sempre in emergenza traffico». 
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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