SILEA - Aggredito da quattro banditi armati di pistola, picchiato, legato, rinchiuso in uno sgabuzzino e derubato di 35mila euro e di due orologi rolex.
La notte di terrore risale al 4 luglio, vittima il titolare della pizzeria Lago verde di Silea, Raffaele Barazzuol, 40 anni. L'indagine della Mobile di Treviso e dei carabinieri di Dosson su quei fatti ha portato all'arresto di tre kossovari di 19, 24 e 25 anni, ma assieme a loro ci sono anche 5 persone denunciate, tutte vicine alla banda, tra cui l'ex fidanzata di Barazzuol, una colombiana 27enne.
La sudamericana, secondo gli investigatori, avrebbe indicato ai rapinatori l'obiettivo da colpire: a tradirla sarebbe stata una foto postata su Facebook da uno dei banditi con cui ora avrebbe una relazione. Tra i denunciati ci sono altri due kossovari di 35 e 26 anni, un albanese 23enne e un italiano di 36 anni. La banda è stata smascherata grazie al Dna ricavato da alcuni mozziconi di sigaretta.
Ultimo aggiornamento: 18:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA La notte di terrore risale al 4 luglio, vittima il titolare della pizzeria Lago verde di Silea, Raffaele Barazzuol, 40 anni. L'indagine della Mobile di Treviso e dei carabinieri di Dosson su quei fatti ha portato all'arresto di tre kossovari di 19, 24 e 25 anni, ma assieme a loro ci sono anche 5 persone denunciate, tutte vicine alla banda, tra cui l'ex fidanzata di Barazzuol, una colombiana 27enne.
La sudamericana, secondo gli investigatori, avrebbe indicato ai rapinatori l'obiettivo da colpire: a tradirla sarebbe stata una foto postata su Facebook da uno dei banditi con cui ora avrebbe una relazione. Tra i denunciati ci sono altri due kossovari di 35 e 26 anni, un albanese 23enne e un italiano di 36 anni. La banda è stata smascherata grazie al Dna ricavato da alcuni mozziconi di sigaretta.