MONASTIER - Si sono ritrovati la casa di famiglia, disabitata da qualche tempo, occupata abusivamente da una donna straniera. Ma per farla andar via è iniziata un'odissea. Il caso risale già a un paio di settimane fa ed è accaduto nella frazione di Pralongo, a Monastier. Ma è stato reso pubblico sui social solo l'altra sera, creando un'ondata di rabbia e indignazione. Centinaia di commenti e di condivisioni, con un unico comune denominatore: il timore di non essere più padroni neppure della propria casa. «Ho riflettuto molto prima di scrivere questo post ha premesso l'autrice del post, membro della famiglia vittima dell'occupazione abusiva - Volevo condividere con voi una situazione che potrebbe capitare a tutti».
Segue il racconto: «Questa signora ha portato all'interno le sue cose e messo un lucchetto sulla porta, che chiude quando esce. Sono state avvisate le forze dell'ordine e le istituzioni. La legge non permette a nessuno di buttarla fuori. Diciamo che tutti hanno le mani legate». Da qui il ricorso all'avvocato: «Tempi lunghi, e risorse economiche da investire. Abbiamo cercato di essere cortesi, comprensivi ...anche arrabbiati. Andiamo a fare un civile disturbo in casa nostra e veniamo insultati. Escono le forze dell'ordine che però non possono fare nulla se non un normale controllo. Ci sembra di vivere un incubo».
Il sindaco Paola Moro è al corrente della situazione, e sta già lavorando per risolverla: «Siamo stati fino a mezzanotte, l'altra sera, io e i carabinieri, in quella casa per convincere la persona che la sta occupando ad andarsene. Le abbiamo dato qualche giorno, riteniamo di essere stati convincenti». Nei confronti di questa donna non è stata sporta nessuna denuncia, il tentativo è quello di convincerla ad andarsene con le buone. Anche perché la vicenda ha degli aspetti ancora da chiarire. La diretta interessata avrebbe le chiavi di casa e sostiene anche di aver pagato una sorta di affitto che la legittimerebbe a stare lì. Ma a chi, non è dato sapere. Le opposizioni lo bollano come un fatto molto grave, il consigliere di La tua civica Lega Mauro Favaro ha condiviso il post sui social e incalza l'amministrazione: «Al di là del fatto specifico, che ci auguriamo venga risolto al più presto, il timore è che costituisca un pericoloso precedente, e che episodi di questo tipo possano prendere piede in un territorio come il nostro, isola felice in termini di integrazione. Non possiamo permetterlo». Il timore è che fatti del genere, a causa anche dell'aumento delle povertà legato alla pandemia, possano riproporsi: «O che dietro ci sia la regia di qualche organizzazione - aggiunge Favaro Sono episodi inammissibili».
Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 11:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA Segue il racconto: «Questa signora ha portato all'interno le sue cose e messo un lucchetto sulla porta, che chiude quando esce. Sono state avvisate le forze dell'ordine e le istituzioni. La legge non permette a nessuno di buttarla fuori. Diciamo che tutti hanno le mani legate». Da qui il ricorso all'avvocato: «Tempi lunghi, e risorse economiche da investire. Abbiamo cercato di essere cortesi, comprensivi ...anche arrabbiati. Andiamo a fare un civile disturbo in casa nostra e veniamo insultati. Escono le forze dell'ordine che però non possono fare nulla se non un normale controllo. Ci sembra di vivere un incubo».
Il sindaco Paola Moro è al corrente della situazione, e sta già lavorando per risolverla: «Siamo stati fino a mezzanotte, l'altra sera, io e i carabinieri, in quella casa per convincere la persona che la sta occupando ad andarsene. Le abbiamo dato qualche giorno, riteniamo di essere stati convincenti». Nei confronti di questa donna non è stata sporta nessuna denuncia, il tentativo è quello di convincerla ad andarsene con le buone. Anche perché la vicenda ha degli aspetti ancora da chiarire. La diretta interessata avrebbe le chiavi di casa e sostiene anche di aver pagato una sorta di affitto che la legittimerebbe a stare lì. Ma a chi, non è dato sapere. Le opposizioni lo bollano come un fatto molto grave, il consigliere di La tua civica Lega Mauro Favaro ha condiviso il post sui social e incalza l'amministrazione: «Al di là del fatto specifico, che ci auguriamo venga risolto al più presto, il timore è che costituisca un pericoloso precedente, e che episodi di questo tipo possano prendere piede in un territorio come il nostro, isola felice in termini di integrazione. Non possiamo permetterlo». Il timore è che fatti del genere, a causa anche dell'aumento delle povertà legato alla pandemia, possano riproporsi: «O che dietro ci sia la regia di qualche organizzazione - aggiunge Favaro Sono episodi inammissibili».