CONEGLIANO - Cercava la libertà la pecora che sabato scorso si aggirava nella zona industriale Campidui. Per la precisione si trattava di un montone di notevoli dimensioni. Al collo aveva una corda che probabilmente lo teneva legato in qualche recinto della zona. Un cappio che non gli ha comunque impedito di fuggire e provare l'ebbrezza della libertà, ma anche di seminare il panico tra i capannoni.
È stata una telefonata singolare quella che è arrivata al centralino del comando della polizia locale sabato pomeriggio. Il titolare di un'azienda dei Campidui segnalava la presenza di una pecora nei pressi del suo capannone. Avrebbe potuto provare a catturarla insieme ad altri colleghi, non fosse che il montone non era affatto docile. Era imbizzarrito. In mezz'ora ha fatto un disastro, sfondando quattro porte. L'animale si vedeva riflesso nello specchio delle porte e si sentiva minacciato dalla sua immagine riflessa. Vedeva montoni ovunque e passava all'attacco. Pensando di prendere a testate i suoi rivali, ha sfasciato quattro porte pur dotate di vetro antisfondamento. Dove non riescono a passare i ladri, è riuscito il montone, provocando circa 5mila euro di danni.
Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 14:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA È stata una telefonata singolare quella che è arrivata al centralino del comando della polizia locale sabato pomeriggio. Il titolare di un'azienda dei Campidui segnalava la presenza di una pecora nei pressi del suo capannone. Avrebbe potuto provare a catturarla insieme ad altri colleghi, non fosse che il montone non era affatto docile. Era imbizzarrito. In mezz'ora ha fatto un disastro, sfondando quattro porte. L'animale si vedeva riflesso nello specchio delle porte e si sentiva minacciato dalla sua immagine riflessa. Vedeva montoni ovunque e passava all'attacco. Pensando di prendere a testate i suoi rivali, ha sfasciato quattro porte pur dotate di vetro antisfondamento. Dove non riescono a passare i ladri, è riuscito il montone, provocando circa 5mila euro di danni.
