Sfida al pirata della strada:
«Di' che hai ucciso mia cugina»

Sabato 29 Agosto 2015 di Vittore Trabucco
Sfida al pirata della strada: «Di' che hai ucciso mia cugina»
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TREVISO - Era il 29 agosto del 2012. Lucia Cendron, 57 anni, infermiera specializzata, rincasava in sella alla sua bicicletta dopo una visita a casa di parenti. In via dei Brilli, a Quinto, la donna venne travolta da un uomo in sella a un ciclomotore Ciao: il mezzo invase la corsia di marcia e per lei, all'altezza di una curva, fu impossibile evitarlo. Il ciclomotorista fu visto fuggire dai residenti che prestarono i primi soccorsi alla donna, spirata nel giro di pochi minuti.

Le descrizioni convergevano: il conducente del Ciao indossava ciabatte, un paio di pantaloni chiari e un casco integrale. Gli accertamenti portarono a identificare 5 sospetti e a sentire decine di persone in questura. Nessun elemento però ha permesso di risalire a chi quella sera si trovasse in sella al motorino, né fu mai possibile trovare il mezzo. Vani anche i test del dna. Finchè l’indagine è stata archiviata.

A distanza di tre anni da quella notte, il cugino di Lucia ha scritto una lunga lettera all’investitore e a chi sta proteggendo il suo anonimato.

"Caro Vigliacco Assassino, sono passati 3 anni ma l'incredibile, sconvolgente cappa d'omertà che sin dai primi momenti ti coprì, rimane impenetrabile, ancor più odiosa e incomprensibile visto il tempo trascorso. Certo, quando fuggisti dopo aver investito mia cugina Lucia qualche brivido di venir preso lo hai di certo avuto perché tutto faceva propendere, dopo i rilievi di rito, per una immediata soluzione col tuo sacrosanto arresto. Il luogo innanzitutto, via dei Brilli, una stradina che marca il confine tra Treviso e Quinto e che, se da un lato aggetta sulla Noalese, dall'altro s'addentra nelle campagne del colmello di Boiago percorsa, specie di sera, solo da chi, come Te, la frequenta assiduamente. Ed erano circa le 21 quando accadde la sciagura. Poi il mezzo che avevi: un Ciao bianco certo non adatto a un fuga chilometrica, tantomeno dopo l'impatto avuto. E ancora: il tuo abbigliamento, una t-shirt, pantaloncini corti, infradito, di sicuro andavi a far bisboccia o rincasavi dopo averla fatta. Quindi sei della zona.

Invece le certezze si sciolsero come neve al sole, gli indizi e le circostanze che parevano condurre alla tua pronta identificazione dissolte nell'acido velenoso dell'omertà. Hai tirato un respiro di sollievo ulteriore quando poi il caso venne archiviato. Chi uscì, ti vide e ti chiese se ti eri fatto male scoprendo, dopo la tua fuga, quale orrore avevi fatto, fornendo pure una tua descrizione obnubilata subito dal velo di silenzio steso dai tuoi sodali. Perchè di complici ne hai avuti e continui ad averne, un patto di ferro tra correi che puzza come il pesce di tre giorni. Ti chiedo e la stessa domanda la rivolgo ai tuoi complici: come fate a vivere con un simile macigno sulla coscienza? Non vi tormentano giorno e notte i rimorsi per aver strappato una vita innocente ai suoi affetti? O li avete gettati alle ortiche il giorno dopo rinunciando scientemente a chiamarvi Uomini? Davvero vi appaga la vostra squallida esistenza di Esseri Mendaci mentre vegetate accanto a noi fingendo emozioni e sentimenti che da quella sera avete seppellito nel pozzo dietro casa col tuo motorino? Negli ultimi istanti di vita mia cugina Lucia fissò il tuo sguardo, lei ti vide, forse riconobbe un viso familiare. Sant'Agostino diceva: "I nostri morti non sono assenti ma invisibili, coi loro occhi colmi di gioia fissano i nostri pieni di lacrime". E chissà se, per un qualche arcano mistero, fissandomi di lassù Lucia non mi faccia vedere la tua faccia che, ne sono certo, incontro quotidianamente andando all'edicola, al forno, al supermercato, al bar, cosicchè scrutandoti possa intuire il perchè del tuo silenzio. Ma io spero che Tu mi anticipi, per un rigurgito di dignità e che ti sveli, ritornando Uomo. Pensa che strano: ho più speranza in Te che nei tuoi Complici Mendaci, squallidi correi di un'omertà davvero impensabile dalle nostre parti. Troveresti pace e la daresti a chi hai gettato in un dolore inestinguibile perchè senza giustizia e senza conforto".

Ultimo aggiornamento: 17:36

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