TREVISO - Ha risposto a un messaggio ricevuto sul telefonino ed è caduto nella trappola. «Chiamami» recitava il testo, ma quel numero, ha scoperto poco dopo, non era di un collega di lavoro o di qualcuno che avesse davvero bisogno di parlargli, ma di una donna che diceva di essere una prostituta. È così che un cinquantenne trevigiano è caduto nella trappola di una coppia di malviventi: «O ci paghi - gli hanno detto - o diciamo a tutti, su Facebook, che cercavi del sesso a pagamento».
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'uomo si è spaventato ma non ha ceduto al ricatto: ha pagato una piccola somma, un quarto di quanto richiesto, e si è contemporaneamente rivolto ai carabinieri che nel giro di pochi giorni sono stati in grado di risalire ai truffatori, lui residente a Pescara, lei senza fissa dimora. Per loro è scattata una denuncia a piede libero per estorsione...