C'è il funerale della nonna: Sergio Papa esce dal carcere

Giovedì 15 Novembre 2018 di Denis Barea
Sergio Papa
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CISON DI VALMARINO - È uscito dal carcere Sergio Papa, il 35enne accusato del duplice omicidio dei coniugi Nicolasi, avvenuto il 1 marzo di quest'anno nel loro casolare. Ma si è trattato solo di poche ore fuori dalla sua cella del penitenziario di Santa Bona concesse dal pubblico ministero e dal gip per partecipare ai funerali, la settimana scorsa, della nonna ultraottantenne. Dima Battistella, malata da tempo di una condizione neurodegenerativa progressiva, era stata citata da Papa a conferma del suo alibi. Aveva detto di aver trascorso la sera e la notte del 28 febbraio a casa dell'anziana e di non essere quindi mai stato dalle parti della casa dei Nicolasi a Rolle. Nel corso dell'incidente probatorio chiesto dal sostituto procuratore Davide Romanelli, la donna non era stata in grado di confermare nulla. Neppure di smentire la tesi del nipote, a dire il vero, perché i buchi della sua fragile memoria  erano tali da non poter essere ritenuta attendibile.

NUOVI ELEMENTI
Nel frattempo la Procura ha acquisito nuovi rilievi disposti nel corso delle indagini. Si tratta dell'esame di alcuni indumenti dei Nicolasi, di una pietra trovata sul luogo della mattanza e di un paio di pantaloni indossati da Papa nei giorni precedenti all'arresto. Su questi ultimi sono state trovate tracce di Dna identificate come appartamenti a un soggetto chiamato ignoto 3, il cui profilo genetico sarebbe compatibile con quello di almeno quattro pregiudicati della zona già schedati. A Papa i pantaloni li avrebbe prestati Charaf Eddine Bilani, il marocchino 32enne con numerosi precedenti penali con cui il 35enne avrebbe trascorso del tempo nei giorni seguenti l'omicidio. Ed è stato il 32enne a raccontare, durante l'incidente probatorio, che Papa si sarebbe messo a piangere guardando alla televisione un servizio sul caso di Rolle, ammettendo poi di aver fatto «una cosa tremenda».

LA DIFESA
Per il difensore, l'avvocato Alessandra Nava, Charaf Eddine Bilani è inattendibile proprio per il suo profilo personale e la sua storia giudiziaria. Tutto confermato da quel Dna nei pantaloni dati a Papa che ne attesterebbe frequentazioni con ambienti della criminalità. Ma per la Procura il quadro probatorio a carico di Sergio Papa è chiaro. Il 1 marzo si sarebbe recato dai Nicolasi per rapinarli in casa, probabilmente alla ricerca di denaro con cui acquistare stupefacenti. Sorpreso nel giardino avrebbe trucidato a colpi di arma da taglio prima Annamaria e poi Loris, accanendosi in particolare sull'uomo.
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