VALDOBBIADENE (TREVISO) - Perdere un figlio è un'esperienza umana indicibile. Cercare di sopravvivere un atto di forza autentica. Darsi un senso, in memoria di chi non c'è più, un modo per continuare a respirare. Doversi affidare ai social e chiedere la restituzione di un piccolo oggetto appoggiato su una tomba invece è ingiusto, inumano, insensato. Eppure Rosa Ceriali, madre di Sebastiano Bortolin, il ragazzo modello morto in un incidente stradale nel febbraio 2017, è dovuta arrivare a questo. Perché la Vespa in miniatura che aveva posato accanto alla foto di Seba nel cimitero di Bigolino è sparita. «Mio figlio scomparso l'anno scorso, riposa nel cimitero di Bigolino - scrive Rosa- Sulla sua tomba c'era un piccolo oggetto a noi caro. Una miniatura della sua Vespa. Se qualcuno l'ha inavvertitamente presa, per favore la restituisca. Il valore economico è minimo ma per noi il valore affettivo è incalcolabile». Sebastiano è morto a diciott'anni.
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