CASIER - Sembrava fosse riuscita a farla franca facendo perdere le proprie tracce. Invece no. La donna che nei giorni scorsi è sfrecciata sulle passerelle dei Burci in sella al proprio scooter, in barba a tutti i segnali di divieto, alla fine è stata identificata e multata dalla Polizia Locale.
Gli agenti sono riusciti a risalire a lei grazie a una foto scattata direttamente dal sindaco: «Passavo da quelle parti - rivela Miriam Giuriati - quando ho visto il motorino sulle passerelle e l'ho subito fotografato. Poi siamo riusciti a ingrandire l'immagine fino a leggere la targa». Da questa non è stato troppo difficile risalire all'identità della donna: una 39enne che abita nell'hinterland di Treviso. E di conseguenza è scattata la multa. Finita qua? Nemmeno per sogno.
La donna infatti non si dà per vinta. Prima è andata a chiedere spiegazioni al comando della Polizia Locale. «Non mi ero resa conto dei segnali di divieto», ha spiegato agli agenti. E adesso, a quanto pare, si appresta a fare ricorso contro la sanzione. La multa non è ancora stata pagata. La donna ha lasciato passare più di cinque giorni, perdendo così la possibilità di vedersi ridurre l'importo del 30 per cento. Allo stesso tempo, invece, ha presentato in Comune una richiesta di accesso agli atti. Evidentemente per verificare che i segnali che vietano il passaggio sulle passerelle a bordo di qualsiasi mezzo (si può andare solo a piedi) siano in regola. In municipio ormai attendono solo che il ricorso venga notificato in modo ufficiale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Gli agenti sono riusciti a risalire a lei grazie a una foto scattata direttamente dal sindaco: «Passavo da quelle parti - rivela Miriam Giuriati - quando ho visto il motorino sulle passerelle e l'ho subito fotografato. Poi siamo riusciti a ingrandire l'immagine fino a leggere la targa». Da questa non è stato troppo difficile risalire all'identità della donna: una 39enne che abita nell'hinterland di Treviso. E di conseguenza è scattata la multa. Finita qua? Nemmeno per sogno.
La donna infatti non si dà per vinta. Prima è andata a chiedere spiegazioni al comando della Polizia Locale. «Non mi ero resa conto dei segnali di divieto», ha spiegato agli agenti. E adesso, a quanto pare, si appresta a fare ricorso contro la sanzione. La multa non è ancora stata pagata. La donna ha lasciato passare più di cinque giorni, perdendo così la possibilità di vedersi ridurre l'importo del 30 per cento. Allo stesso tempo, invece, ha presentato in Comune una richiesta di accesso agli atti. Evidentemente per verificare che i segnali che vietano il passaggio sulle passerelle a bordo di qualsiasi mezzo (si può andare solo a piedi) siano in regola. In municipio ormai attendono solo che il ricorso venga notificato in modo ufficiale.
